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Messina

A Catania un ottimo pareggio a reti inviolate per la Forense Zancle

Migliore prestazione dell’anno per la Forense Zancle che impatta 0-0 a Catania nonostante sia stata costretta a giocare in dieci uomini per 78 minuti, sui 90 totali, a seguito di una cervellotica espulsione comminata a carico di Calderone dall’arbitro Andrea Fusari della sezione locale di Catania. La giacchetta grigia è stata autore di un arbitraggio fin troppo casalingo che in alcuni tratti della sfida ha impedito ai peloritani di giocare.

L’episodio che decide il match avviene al 2’ di gioco con Calderone che subisce un fallo sull’out di sinistra. Il giocatore peloritano cadendo sfiora l’avversario con la gamba destra di richiamo e la giacchetta nera tra lo stupore generale estrae il rosso. La partita ovviamente si innervosisce ma scorre via senza particolari sussulti e senza particolari occasioni da ambo le parti. Al 20′ del secondo tempo sale di nuovo in cattedra l’arbitro: Milici parte in contropiede sulla sinistra, un giocatore etneo falcia da dietro con il piede a martello e l’arbitro lo ammonisce, glissando sul mancato provvedimento disciplinare. Allo scadere dei sei di recupero Todaro viene falciato al limite dell’area ma la susseguente punizione non sortisce esito. Per la Forense Zancle un ottimo punto in classifica in ottica raggiungimento del secondo posto.

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