Le due cordate trovano unione di intenti. Il caso Reggina alimenta nuove speranze

Il Consiglio Federale che ha bocciato anche la Paganese, aprendo un timido spiraglio per la Reggina – comunque tutto da verificare – potrebbe cambiare le carte in tavola anche sulla sponda opposta dello Stretto. Qualche progresso è stato compiuto anche sul fronte delle trattative, con Lo Monaco che avrebbe rimediato un nulla di fatto a Milano mentre si registra un effettivo avvicinamento tra le due cordate interessate a subentrare nella gestione dell’ACR Messina.

Messina-Salernitana

La Curva Sud del San Filippo

Gli sviluppi emersi a Roma a livello federale potrebbero aprire una nuova strada ai club che sognano di conquistare o di riappropriarsi di un posto in Lega Pro. Le caselle a disposizione aumentano e determinante potrebbe rivelarsi il precedente del Vicenza, che un anno fa venne riammesso in B in extremis: un caso che potrebbe fare scuola ed imporre alla terza serie di ripristinare l’originario organico a 60 squadre. Anche i peloritani potrebbero quindi tornare in gioco. Secondo indiscrezioni il famigerato fondo perduto da 500.000 € potrebbe addirittura essere rimesso in discussione. In tal caso si fa strada già un’ipotesi alternativa: verrebbe infatti mantenuta soltanto l’attuale fideiussione da 400.000 € per le aventi diritto mentre chi aspira al ripescaggio dovrebbe presentarne una maggiorata da 600.000 €.

Gambale, Picciotto e Di Bartolo

Gambale, Picciotto e Di Bartolo

Ma siamo ancora nel campo delle ipotesi anche se uno dei componenti del progetto “My Messina”, l’attuale dirigente dell’ACR Giovanni Di Bartolo sul punto si sbilancia: “Stando così le cose diverrebbe un impegno sostenibile per il nostro gruppo”. La nuova C unica d’altronde rappresenta uno scenario più stimolante per eventuali investitori rispetto alla D, anche perché da quest’anno sono previsti introiti supplementari da parte di Sportube, che dopo una stagione sperimentale diventerà un servizio a pagamento per i tifosi. Sul fronte della raccolta fondi, che sarà parte integrante del progetto di azionariato popolare, non vi sono ancora sviluppi concreti. Il codice Iban non potrà essere ufficialmente comunicato fino a quando il progetto non sarà definito. La Confcommercio non potrebbe infatti esporsi diversamente. Prima dovranno arrivare quindi certezze sul bilancio.

Arturo Di Napoli

Arturo Di Napoli

Dal punto di vista tecnico resta da capire come conciliare le ambizioni di Arturo Di Napoli con le opzioni scelte da Picciotto e soci. Benedetto Bottari ed Antonio Venuto, dg ed allenatore in pectore, sono in trattativa con Milazzo e Due Torri, che vorrebbero confermarli. E peraltro in C potrebbero cambiare gli scenari, soprattutto a livello dirigenziale più che in panchina. Determinanti sono ovviamente le mosse dell’attuale proprietà, che detiene le quote del club. Anche nella giornata di ieri Pietro Lo Monaco ha voluto essere aggiornato da Di Bartolo e soci sull’evolversi della trattativa, a conferma del fatto che i contatti avviati a Milano con un altro potenziale acquirente non avrebbero avuto particolari sbocchi. L’ex dirigente di Catania, Genoa e Palermo rientrerà in sede domenica. Secondo indiscrezioni la sua uscita di scena sarebbe vincolata a due obiettivi: il rimborso delle somme dell’iscrizione (circa 50.000 €) ed il versamento dell’ultima rata relativa all’età media da parte della Lega Pro (circa 230.000 €), che gli garantirebbero un parziale rientro di quanto investito nei suoi tre anni di gestione.