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Messina

Messina, si avvicina l’esito della due diligence. Ora serve un’accelerazione

Mentra la squadra si avvicina alla conclusione di una stagione non certo ricca di soddisfazioni sul campo, sul fronte societario si attende la conclusione della “due diligence” sui conti, che potrebbe arrivare già nel weekend. Un approfondimento voluto dalla cordata americana guidata dal manager messinese Francesco Borgosano per avere chiarezza sulla portata dell’impegno economico previsto.

Damiano Lia
Lia cerca di contenere Anastasio (foto Giovanni Isolino)

Di analisi sui bilanci dell’Acr ne sono state avviate tante in questi anni ma la cessione del club poi non si è mai concretizzata. Fino all’avvento dell’Aad Invest Group, fiduciaria lussemburghese accolta tra lo scetticismo per quanto avvenuto in Belgio con il Deinze, che non è riuscita a scacciare ma anzi ha acuito con una gestione fin qui fallimentare. A due settimane dalla presentazione al Comune, la realtà costituita dall’amministratore Doudou Cissè non ha infatti onorato le prime scadenze, a metà febbraio, originando un -4 che complica gravemente la missione salvezza.

L’auspicio della piazza è che possa concretizzarsi presto un’accelerazione, per dare una spinta ad una squadra che crede ancora in un miracolo e tenterà il tutto per tutto sul rettangolo di gioco, anche in virtù del sostegno incrollabile del suo pubblico. Ma una svolta è necessaria anche per preservare il futuro del titolo sportivo, vincolato al rispetto delle scadenze federali appena decorse o già alle porte, come il decreto “Salva-calcio” di fine mese e il saldo di stipendi e contributi previsto a metà aprile. Nelle prossime ore sarà chiaro infine se il presidente uscente Pietro Sciotto avrà attivato o meno la clausola risolutiva espressa prevista nel contratto di cessione. Un’ipotesi in realtà remota, che sembra sempre meno plausibile con il passare delle ore.

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