Riportiamo di seguito la lettera aperta redatta da un tifoso del Messina. Un’idea forse utopistica ma che cita gli esempi de L’Aquila, del Birrificio Messina e delle Ceramiche Siciliane Pattesi, oltre che di società spagnole e tedesche.
“Sono Antonino Indaimo, nato e cresciuto in provincia di Messina, appassionato del Messina Calcio fin da piccolo, ora lavoro a Ferrara come medico. Sto cercando di contattare il più alto numero di tifosi possibile, gli unici veramente interessati alle sorti del calcio a Messina, per proporre un’idea sicuramente un po’ folle, ma forse l’unica per tentare di salvare il Messina ed evitare che in futuro possa finire nuovamente nelle mani di gente spregevole. La situazione attuale è drammatica, ma lo è ormai da più di 15 anni.
Ci sono tutti i presupposti per arrivare ad un nuovo fallimento della società dopo anni di vergognosa gestione da parte di Sciotto, a prescindere dall’eventuale salvezza che i ragazzi potrebbero raggiungere sul campo. Ancora una volta siamo tutti in attesa del salvatore della patria, ma l’esperienza degli ultimi anni ci dovrebbe aver insegnato che non esiste alcun salvatore della patria, anzi è proprio in questi momenti che si palesano soltanto imbroglioni e truffatori.
Prendendo ad esempio la storia dei 15 del Birrificio Messina o degli operai delle Ceramiche Siciliane Pattesi (ex Ceramiche Caleca), o ancor di più l’acquisto della società Aquila Calcio 1927 da parte dei tifosi del gruppo Red Blue Eagle, espongo adesso l’idea. Fondiamo una Cooperativa di tifosi ed appassionati che compri e gestisca il Messina, con un sistema democratico di elezione del Presidente e delle principali cariche dirigenziali.
Garantendo con le quote associative annuali un patrimonio fisso che sia una base di partenza per la gestione della squadra (da associare a sponsorizzazioni e ulteriori contributi esterni), con la prospettiva futura di allargarsi sempre di più, prendere in gestione lo stadio, costruire finalmente un centro sportivo e puntare ad obiettivi sportivi e aziendali più ambiziosi, esattamente come sta cercando di fare L’Aquila 1927, anche tramite strumenti come il Crowdfunding.
So che può sembrare folle, ma alla fine se 10.000 tifosi (tra messinesi presenti in città e fuori sede non è assurdo pensare ad un numero del genere) garantissero ad esempio 200 euro l’anno di quota sociale, si riuscirebbe ad ottenere un capitale annuo di almeno due milioni di euro, fondamenta solide per una squadra in serie C e sicuramente più di quelli che ha speso Sciotto negli ultimi anni, con l’obiettivo di innescare un circolo virtuoso che consenta ricavi sempre maggiori da re-investire solo e unicamente nella società, potendo contare anche su regimi fiscali agevolati previsti per le società cooperative.
Conosco personalmente il coordinatore della regione Lombardia di LegaCoop, un’associazione che si occupa di dare una mano a 360° a chiunque voglia fondare e gestire una cooperativa, il quale mi ha detto che tecnicamente il progetto è assolutamente fattibile anche se non ci sono ancora altri esempi in Italia, e che la cooperativa è un modello d’impresa molto elastico che si può adattare senza problemi anche alle società calcistiche professionistiche.
Mi ha riferito di conoscere personalmente anche il presidente di LegaCoop Sicilia, con il quale si potrebbe intavolare il discorso, quantomeno per giugno, momento in cui temo che il Messina possa fare una brutta fine. Potrebbe trattarsi di un movimento d’avanguardia nel panorama nazionale, anche se ci sono esempi molto concreti e presenti da diversi anni in varie nazioni europee, in particolare Spagna e Germania.
Di sicuro, in caso di successo, si potrebbe dimostrare come esista la possibilità di gestire in modo efficiente e soprattutto appassionato una società calcistica dal basso, senza che sia solo il Dio denaro a dettare legge, e soprattutto senza infangare la passione di migliaia di appassionati di questo sport e della loro terra natìa (negli ultimi decenni sono state veramente troppe le storie di gloriose squadre di calcio condotte inesorabilmente al fallimento, soprattutto nel Sud Italia).
Questo è un accorato appello a chiunque tenga al Messina Calcio, un tentativo ambizioso di dare un presente e un futuro alla nostra squadra. Se anche voi credete che possa essere un’opzione anche solo lontanamente fattibile, vi invito a seguire la pagina Facebook “Cooperativa Messina Calcio – Salviamo il Messina”, dove tutto il progetto viene esposto in modo più dettagliato, e soprattutto di divulgare il più possibile questo messaggio a tifosi, appassionati, professionisti e gente comune, anche dirigenti della squadra (il ds Roma in primis) o politici locali se possibile, chiunque possa essere interessato all’idea”.
