Dopo l’incontro fra il presidente Stefano Alaimo e il sindaco Federico Basile, nello studio del notaio Silverio Magno, il Messina vive ore d’attesa. Il massimo dirigente è tuttora in città e confida in sviluppi dal Lussemburgo, dal Ceo dell’Aad Invest Group Doudou Cissè. Dal perdurante silenzio filtra almeno qualche timido segnale.

Venerdì 28 febbraio è fissata la scadenza di alcune rateizzazioni fiscali legate al “Decreto salva-calcio”, a cui aderì l’ex presidente Pietro Sciotto per diluire gli esborsi accumulati durante la sua gestione, soprattutto nella faticosa stagione del Covid, che azzerò i ricavi. Viene assicurato che questa volta il club risponderà presente, anche per evitare ulteriori grattacapi dopo quelli già originati dal mancato pagamento dei contributi, il 17 febbraio scorso.
Che comporteranno un deferimento e una penalizzazione, la cui entità sarà determinante in ottica salvezza. Ma il nodo è ovviamente legato a quanto si è discusso nel faccia a faccia con l’Amministrazione. Il documento contabile consegnato dall’Aad Invest Group al notaio Silverio Magno resta “riservato e confidenziale”. Il professionista messinese ha comunque riferito al sindaco che quanto certificato da una banca statunitense appare attendibile. Alle attestazioni di solvibilità dovranno però seguire gli effettivi versamenti.

I dubbi sono legati anche ai tempi, perché l’arrivo di somme dal Lussemburgo comporta attività di monitoraggio finalizzate ad accertare la piena trasparenza dei fondi e il rispetto delle procedure anti-riciclaggio. Alaimo, che di fronte ai microfoni è apparso provato dalle ultime complicate settimane, non a caso ha parlato di “passaggi e pratiche da completare”.
Secondo quanto è stato possibile ricostruire, dall’estero sarebbero arrivati in prima battuta 110mila euro mentre (come ha riferito Aad) i bonifici successivi, necessari per onorare gli ormai famigerati contributi Irpef e Inps, sono stati bloccati dal Tribunale che ha disposto il fallimento del Deinze, gestito nei mesi scorsi dalla fiduciaria lussemburghese e poi condannato dalla mole di debiti accumulati anche durante la gestione dell’Aca Football Partners.

Al netto dei legittimi dubbi sulla consistenza dell’Aad, il grande errore è stato non comunicare in anticipo alla città le difficoltà che erano emerse, come ha sottolineato anche il sindaco, che insieme all’assessore Massimo Finocchiaro è spettatore interessato e attende qualche segnale confortante. Determinante per ridare speranza e fiducia ad una tifoseria in fibrillazione e ad una squadra attesa peraltro da due test severissimi, contro Monopoli e Avellino, in corsa per la promozione diretta in serie B.
Lanciare l’Sos avrebbe magari consentito di lanciare in anticipo un appello e attivare una raccolta fondi come quella poi voluta dal Comune, che nelle ultime ore ha intanto superato quota 20mila euro. Se gli impegni economici previsti nel contratto non saranno invece onorati, la palla tornerà nella metà campo di Sciotto, tuttora fuori sede per motivi di salute e apparso fin qui poco propenso a riassumere la piena gestione di un club dal quale si è defilato a cavallo tra 2024 e 2025.