Doveva essere una sorta di anno zero MA la stagione della Nebros si sta trasformando in un autentico sogno ad occhi aperti. Con il +11 sull’Imesi Atletico Catania, la truppa di giovani terribili guidati da Francesco Palmeri ha praticamente ipotecato lo storico piazzamento playoff, ma la sensazione è che il bello debba ancora venire. Il pareggio in casa dell’ambizioso Modica, già sconfitto all’andata, ha confermato lo straordinario momento di forma di Sciotto e compagni, ancora imbattuti nel 2025, considerato che l’ultimo ko è datato 14 dicembre a Mazzarrone.
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Domenica al “Vasi” andrà di scena il big-match contro il Milazzo, sopravanzato dal Modica grazie al sucesso nell’anticipo in vetta alla classifica. I mamertini hanno conquistato soltanto un punto in due partite e sembrano accusare un momento di stanchezza. Occasione ghiotta per la Nebros, che potrebbe addirittura dimezzare il distacco in classifica dai mamertini, bloccati all’andata sullo 0-0. Nelle gare interne i nebroidei non sbagliano praticamente un colpo, considerati gli otto successi e i due pareggi ottenuti sin qui nelle gare disputate davanti al pubblico amico.
Numeri importanti, di cui è orgoglioso il direttore generale Dino Granata, che si gode i frutti delle scelte compiute in estate: “Sarei ipocrita se dicessi che mi aspettavo di essere al terzo posto in classifica dopo 21 giornate, ma tutti abbiamo sempre nutrito grande fiducia nello staff tecnico e nei giocatori scelti per far parte della squadra. Ci meritiamo questo momento: stiamo sognando ma ad occhi aperti, perché non chiudere gli occhi è necessario per schivare gli eventuali ostacoli. La società resterà vicina a questi ragazzi fino al termine della stagione, a prescindere da quello che sarà il piazzamento finale”.
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Per il dirigente è il coronamento di un percorso tecnico intrapreso da qualche stagione: “Complessivamente siamo una squadra giovane ma esperta. La scorsa estate abbiamo deciso di cambiare radicalmente, abbassando l’età media e confermando soltanto otto elementi dell’anno precedente. È rimasto il gruppo storico: tutti elementi giovani d’età ma che sono con noi da tre o quattro stagioni e conoscono a menadito il campionato. Pur avendo 22-23 anni sono giocatori di categoria, che hanno rispettato degli step di crescita e adesso hanno compiuto un salto in avanti come auspicavamo. In questo senso la nostra pazienza è stata premiata”.
Il big-match di Gliaca di Piraino sarà anche la sfida tra due migliori difese, considerato che il Milazzo ha subito appena dieci gol e la Nebros dodici: “Non vogliamo fermarci. Siamo una squadra vera, ostica ma frizzante, abbiamo trovato il giusto equilibrio e i risultati si vedono. Il Milazzo è una grande squadra, negli ultimi due turni ha perso punti ma non possiamo essere noi la sua diretta concorrente. In difesa abbiamo anche elementi esperti, ma questo è un un ambiente che ci ha sempre creduto, anche all’inizio quando avevamo raccolto due vittorie e tre sconfitte nelle prime cinque partite”.