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Benevento-Messina, tre pareggi di fila al “Vigorito” nei precedenti

Il Messina viaggia alla volta di Benevento per affrontare una delle principali protagoniste del campionato, fresca di avvicendamento in panchina. Il club del presidente Vigorito ha deciso di voltare pagine con l’esonero di Auteri e l’arrivo di Pazienza, voglioso di riscatto dopo aver ceduto 2-0 all’esordio contro la Juventus Next Gen. I sanniti devono mantenere vive le speranze di promozione, mentre Petrucci e compagni scenderanno in campo per strappare punti in ottica salvezza.

Gioventù Giallorossa
La Gioventù Giallorossa a Benevento (foto Giuseppe Scialla)

Il bilancio dei precedenti è di sei vittorie dei campani, sei pareggi e due successi ospiti. Il primo incrocio è risalente al lontano 1946-47 (girone finale di Serie C) e fu la “Strega” ad esultare per 2-1, con reti di Gerbi e Salvati. Gennaro per i peloritani. Punteggio che si è ripetuto nella stagione 1948-49. Gol di Avedano e Simoni su rigore, tra il 14’ ed il 17’. Inutile la firma di Moro, all’83’. L’1-1 del 1949-50, marcatori Bertolin e Pastore, primo risultato utile per il Messina.

ACR Messina
Nigro esulta dopo la rete del definitivo 1-1

Dopo oltre vent’anni le due squadre si sono poi incontrate nel 1974-75. Affermazione per 3-1 dei locali, con Zica al 21’ a stappare la partita, quindi la doppietta di Cascella, in gol al 76’ ed all’87’, inframezzata dal centro di Parolini all’86’. Pareggio a reti inviolate nel 1975-76, mentre nel 1976-77 il Benevento passò di misura per 1-0, grazie al rigore trasformato da Sabatini all’89’. Senza gol la gara del 1983-84. Nella stagione 1984-85, invece, 2-0 in favore dei sanniti, a segno al 17’ con Lunerti ed al 40’ su autogol di Catalano. La prima vittoria centrata in assoluto dal Messina è relativa al 1985-86. Un blitz (0-1) targato Schillaci, sua la rete al 65′ che regalò di fatto la promozione in B alla squadra di Franco Scoglio. In tantissimi i tifosi biancoscudati accorsi che applaudirono la prodezza del bomber palermitano, servito da Catalano.

ACR Messina
Berardi in Benevento-Messina

Proprio da Benevento cominciò nel 1998 l’avventura di Stefano Cuoghi sulla panchina del Messina. In Campania non andò bene: 2-0 con rigore di F. Marra al 38’ e raddoppio di D’Isidoro al 91’. Le due si contesero poi la promozione in C1 nella finale playoff di Lecce, vinta in modo rocambolesco per 2-1 dal Benevento dopo i tempi supplementari. Il 25 marzo 2001, in una stagione culminata per il Messina con la promozione in B tramite playoff, grazie alla finale vinta contro il Catania, successo per 0-1 della compagine allenata da Carlo Florimbi. Decisivo il gol di Godeas all’86’, abile a sfruttare un’incertezza della difesa avversaria.

Cissè
Il cartellino rosso rimediato nel finale da Cissè (foto Armando Russo)

Nel 2014-15, in Lega Pro, finì 1-1 per le reti di Eusepi su rigore al 27′ e Nigro al 70′ con un bel destro al volo. Per il Benevento si esaurirono lì le chances di promozione e Salernitana in B con due turni d’anticipo. Missione riuscita, invece, nel 2015-16, quando la “Strega” conquistò uno storico salto di categoria, approdando tra i cadetti. I ragazzi di Arturo Di Napoli strapparono comunque un ottimo 0-0 nel recupero della prima giornata di campionato. Due pali colpiti dai padroni di casa con Cissè e Mazzeo. Nel corso dell’ultimo minuto di recupero una rissa ha portato all’espulsione dello stesso Cissè e del portiere Berardi, con Russo costretto ad andare tra i pali, a sostituzione già effettuate.

Frisenna
Frisenna in pressing a Benevento (foto Giuseppe Scialla)

Con i sanniti ripiombati in terza serie dopo aver vissuto il periodo più importante della loro storia, il 10 marzo 2024, nell’ultimo precedente, la gara del “Vigorito” si concluse ancora in parità. Al 31′ Benevento avanti con un gollonzo: deviazione quasi involontaria di Lanini su traversone di Nardi, spiazzato Fumagalli. Dopo una clamorosa traversa di Zunno e le vibranti proteste dei peloritani per due rigori non concessi, al 90′ il meritato 1-1 della squadra allenata da Giacomo Modica con una straordinaria prodezza da fuori area di Frisenna. Maxi-recupero (9′) senza variazioni e punto importante per un Messina decisamente più forte di arbitro e sfortuna.

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