Vincenzo Garofalo ha firmato la sua seconda rete stagionale e soprattutto il gol della rimonta, fondamentale in ottica salvezza: “È stata una partita complicata. Sapevamo tutti che era una finale, un playout anticipato. Il Latina è poco sopra di noi, perdere avrebbe significato non la nostra fine ma quasi. Andare sotto dopo due minuti ti taglia le gambe e ti fa cadere il mondo addosso. Soprattutto perché dopo trenta secondi avevamo avuto una nitida occasione con Crimi: eravamo partiti con il piglio e la voglia giusta di vincerla. Andare sotto è stato brutto e complicato”.

Da qui una reazione che conforta e che l’ex Foggia sottolinea a gran voce: “Da squadra vera ed esperta non abbiamo mollato, abbiamo ripreso subito a giocare, pareggiandola nel primo tempo e chiudendola nel secondo con la mia rete. Ho corso davvero tanto, è una delle mie qualità, una dote che metto a disposizione della squadra. Il gol? Non sentivo neppure la fatica, sono scattato a tutta velocità verso la Curva Sud perché è stato una liberazione, in una partita così importante. L’ultimo mio gol era stato con il Taranto. Sono una mezzala che si inserisce e cercava da tanto la rete. Ho condiviso la gioia con i tifosi, che sono giunti in massa allo stadio”.
I dodici volti nuovi hanno ridato fiducia e consapevolezza al gruppo e il tasso tecnico è chiaramente cresciuto in mezzo al campo: “Senza nulla togliere a chi c’era prima adesso il livello della squadra è aumentato a vista d’occhio, sia tra chi gioca che fra chi subentra. C’è molta competizione e molta più esperienza, che in questa categoria fa la differenza. Sono uno dei reduci e sono contento di essere qui, di giocare per questa città e una maglia gloriosa. Spero che tutti, insieme ai tifosi, riusciremo a tirarci fuori e salvarci. Sarebbe un capolavoro che vogliamo con tutti noi stessi”.

La sua marcatura ha un peso specifico elevatissimo: “Sono contento che venga paragonato a quelli di Ragusa nel playout con la Gelbison o di Salvo con il Potenza per la salvezza, importantissimi per la storia del Messina. Era fondamentale, cruciale per il nostro proseguo di campionato. È una boccata d’aria, ci dà consapevolezza e rimette tutto in gioco. Abbiamo fatto capire che siamo lì, vivi, vogliamo tirarci fuori il prima possibile da queste zone. Quando ho segnato ho pensato tantissime cose, ho urlato di rabbia. Per un mese abbiamo mangiato m… tutti, affrontando difficoltà che molti neanche conoscono. Questo ci ha dato la forza di reagire sia a Caserta che oggi. Per ribaltare una partita del genere in cui vai subito sotto ci vogliono i coglioni. Volevo fare i complimenti a tutti per il loro supporto, l’aiuto di tutti i ragazzi è stato fondamentale”.