Un cerchio che si chiude, il cuore batte davvero forte. Marco Crimi può finalmente indossare la maglia del Messina, la squadra della sua città. Dalla trafila nel settore giovanile dell’allora Fc (2001-2008) alla Serie A giocata con Bari e Bologna e ai tanti campionati cadetti, passando per l’azzurro della Nazionale Under 21. Il classe ’90 arriva dall’ambizioso Trapani, dove ha centrato la promozione e la Coppa Italia di Serie D, disputando 16 presenze nel torneo di C in corso.
“Sono molto contento, è stato sempre nei miei pensieri quello di poter giocare nella squadra della mia città e ora ne ho avuto l’opportunità. Da quei tempi in cui ero un ragazzino è passata una vita ed è cambiato tanto, ma la passione per il calcio è sempre la stessa. Posso portare tutta l’esperienza accumulata in questi anni per metterla al servizio della squadra. La situazione non è molto semplice dal punto di vista dei risultati, ma sono qui con entusiasmo anche per aiutare lo spogliatoio, dove ho trovato un gruppo di ragazzi eccezionale”.
Il centrocampista è pronto a scendere in campo. Sulle sue condizioni garantisce: “Sto bene fisicamente, mi sono sempre allenato e ho sempre giocato, devo soltanto entrare nelle idee tattiche che capirò a brevissimo. Sono carico per questa avventura. Modica? Il gioco verticale e l’intensità che vuole il mister mi piacciono, a livello fisico è quello che ho sempre messo in campo nella mia carriera”.
Crimi sulle orme di Rizzo e Ragusa, profeti in patria e grandi protagonisti con i gol salvezza firmati negli ultimi anni: “Io vorrei soltanto salvarmi, se faccio gol bene, ma se dovesse segnare qualcun altro non ci sarebbe nessun problema, l’importante è raggiungere l’obiettivo. Per crescere servono i risultati, ho visto i ragazzi e sono molto fiducioso”.
Tante volte il suo nome era stato accostato al Messina in chiave mercato. “La prima volta che sono stato realmente vicino al Messina è stata l’anno scorso, con il direttore Roma che mi aveva contattato ma poi non era andata a buon fine. Adesso sono molto felice di aver avuto l’occasione di vestire questa maglia. La classifica? Sono sempre stato abituato a pensare partita per partita, dobbiamo concentrarci su lunedì senza andare in troppo in là e sprecare energie”.
Calpestando il prato del “Franco Scoglio” inevitabile ripensare ai tanti momenti legati al passato: “Mi ricordo quando ero allo stadio seduto sugli spalti con mio padre. Vederlo oggi pieno sarebbe un sogno. I miei compagni non hanno bisogno che spieghi loro qualcosa, già vedendo la Curva e il suo seguito lo capiscono già da soli. L’importante è lavorare per fare più risultati utili possibili consecutivi in modo da avere maggiore entusiasmo”.