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Raciti non si arrende: “Il Sant’Agata non è morto. Nel derby errori arbitrali”

Una discreta prova nel derby di Barcellona non è bastata al Sant’Agata, superato come all’andata per 2-1 dall’Igea Virtus e rabbioso anche per alcune scelte arbitrali. Il tecnico Ezio Raciti è amareggiato: “Abbiamo preso gol subito, su un’azione viziata da un fallo su Fontana. L’episodio del secondo tempo è chiaro: c’era un giocatore a terra, noi ci siamo fermati, l’allenatore dell’Igea è entrato in campo invitando i giocatori a continuare e su quella ripartenza ci siamo fatti trovare impreparati. Capomaggio ha fatto un recupero prendendo nettamente la palla, l’arbitro purtroppo ha interpretato male quella situazione, mostrando il cartellino rosso. Da lì in poi c’è stato qualche minuto di caos e sul successivo calcio di punizione ci siamo fatti cogliere impreparati e abbiamo subito ancora”. 

Sant'Agata
D’Amore e il Sant’Agata vogliono rialzarsi

I biancazzurri hanno chiesto invano due rigori, documentati anche sui social del club: “Purtroppo da un po’ di tempo gli episodi non ci sorridono, qualche volta paghiamo errori nostri ma spesso paghiamo anche errori arbitrali. Non c’è stato dato un rigore netto su una spinta di Brugaletta e poi su una deviazione con la mano su un suo traversone l’arbitro ha concesso l’angolo, quindi ha visto la deviazione. Ma se c’è deviazione quello è rigore”.

Alla truppa di Raciti, che peraltro ha appena salutato proprio Capomaggio e Kouamè, non resta che provare a reagire sul campo, anche se le prossime avversarie sono le candidate alla promozione Reggina e Siracusa: “Abbiamo giocato alla pari, anzi forse nel primo tempo abbiamo fatto anche qualcosa di più. I ragazzi vengono da un periodo con poche soddisfazioni, ma la squadra è viva e gioca. Per uscire dalle difficoltà io e i ragazzi non conosciamo altro se non il lavoro. Questa squadra non è morta, ce la giochiamo alla pari con tutti, ma sono certo che ci tireremo fuori da questa situazione”.

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