È stato il colpo piazzato dal direttore sportivo Salvatore Micari nel mercato di dicembre. Arcangelo Ragosta è arrivato per portare qualità ed esperienza alla Jonica, ma anche tanta voglia di riscatto dopo l’inizio di stagione al Mazzarrone. Il 2025 giallorosso è iniziato esattamente così com’era finito il 2024, con un pareggio a reti bianche, che però lascia l’amaro in bocca ai ragazzi di Famulari.
Prima di Natale è maturato un risultato soddisfacente, l’ottimo pareggio in casa della capolista Milazzo, grazie ad una prestazione di carattere. Lo 0-0 in casa del Real Siracusa Belvedere invece non ha soddisfatto appieno i giallorossi. Alla Jonica è mancato quel pizzico di cinismo che serve per vincere partite del genere. Tutto questo lo sa bene Ragosta, che comunque si tiene stretta la prova del “De Simone”.
“Sicuramente resta l’amaro in bocca perché il pareggio ci sta stretto. Meritavamo di vincere in quanto per lunghi tratti abbiamo dominato la partita. Dobbiamo essere soddisfatti: la gara dimostra che abbiamo del potenziale, altrimenti non avremmo offerto una prestazione del genere, in casa di una squadra affamata di punti. È mancato soltanto l’episodio decisivo: siamo stati sfortunati perché non è stato concesso un rigore solare su di me. Da questo dobbiamo ripartire per giocare un ottimo girone di ritorno”.
L’ex attaccante dell’Acr Messina spiega i motivi che lo hanno spinto ad accettare la corte della Jonica: “Dire di sì al direttore Micari è stato facile. Qui ci sono giocatori che conosco, ma soprattutto avevo già visto giocare altre volte la Jonica e mi aveva favorevolmente colpito. Credo che questa squadra valga molto di più della classifica che ha, ci sono tutti i presupposti per fpuntare alla zona playoff, obiettivo più volte raggiunto nell’arco di questi anni”. Necessario però rimontare i sette punti di distacco dalla Nebros quinta. Partendo magari dalla sfida casalinga con il fanalino di coda Città di Misterbianco, unica squadra ancora a secco di successi.
“Fidarsi è bene ma non fidarsi è meglio, credo che questo motto ci deve accompagnare domenica. Affrontiamo l’ultima in classifica, che potenzialmente è destinata però a risalire. Si sono notevolmente rafforzati a dicembre, perciò dobbiamo dimenticarci della classifica, perché adesso sono un’altra squadra. Sono partite difficili, giocare contro squadre con l’acqua alla gola non è mai facile. Soprattutto loro ormai non hanno più niente da perdere, noi invece si. Vincere ci permetterebbe di mettere in cascina dei punti importanti”.