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Bolignano: “L’Orlandina per anni un miracolo sportivo. Vogliamo rilanciarla”

Ospite della trasmissione “Terzo Tempo”, il coach dell’Orlandina Basket Domenico Bolignano ha sottolineato le emozioni che il mondo paladino gli stanno trasmettendo da un anno e mezzo: “Durante la mia carriera, pur impegnato da lontano, ho sempre avuto un debole per l’Orlandina e il miracolo sportivo di cui si era resa artefice. Per anni ha rappresentato il comune più piccolo d’Italia impegnato in massima serie, capace di opporsi a grandi corazzate e città. Grande organizzazione societaria e scelta impeccabile dei giocatori sono state le due componenti imprescindibili poste a base del progetto biancoazzurro e ancora oggi sono presenti diverse qualità”. 

Orlandina Basket
Coach Domenico Bolignano durante un time-out (foto Carmen Spina)

Domenica è arrivato al settimo posto all time tra gli allenatori biancoazzurri per vittorie. Un binomio nato con grande convinzione: “Due estati fa durante un incontro preliminare con il presidente Enzo Sindoni ho percepito tutta la sua voglia di ridare vigore al club ripartendo dal basso. Si stanno ponendo le basi per un rilancio, per trasmettere nuovo entusiasmo alle generazioni di tifosi contando anche sulla vicinanza degli appassionati che hanno un ruolo centrale in un’isola felice”.

L’attuale campionato di B Nazionale sta vedendo l’Orlandina tra le grandi protagoniste. Appare prematuro stilare bilanci ma la volontà è quella di ottenere il massimo possibile. “Il torneo è molto lungo, con numerosi turni infrasettimanali che incidono molto. Ci avviciniamo al giro di boa ed è lecito guardare la classifica. Il nostro obiettivo principale è consolidarsi a questo livello, vogliamo fare il meglio possibile. Oggi siamo ottavi, siamo stati anche in vetta e poi scesi al dodicesimo posto. Le situazioni possono variare ma conosciamo il nostro valore e l’importanza di doverci allenare al meglio per testare la nostra crescita”.  

Orlandina Basket
Leonardo Marini si fa spazio in area (foto Carmen Spina)

A livello personale su 38 successi ottenuti da capo-allenatore alcuni rientrano di diritto tra le partite da custodire nei migliori ricordi. “La vittoria nella finale contro Ragusa è certamente quella che ricordo con maggiore trasporto perché ha schiuso la promozione. I due successi interni nella seconda fase con Molfetta e Salerno sono altre due partite per me importanti sia per il gioco espresso che per la difficoltà della partita”. 

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