Subito prima della partenza per Potenza, dove il Messina sfiderà la quarta forza del torneo nella prima giornata di ritorno del campionato di Lega Pro, tornerà finalmente a parlare in conferenza il tecnico Giacomo Modica. Evidentemente i colloqui con il presidente Pietro Sciotto hanno portato alla conferma dell’allenatore, che non si presenta in sala stampa dallo scorso 27 ottobre, quando maturò la clamorosa sconfitta con l’Avellino (6-0).
Sarà l’occasione utile per capire magari cosa ha originato il lungo silenzio ma soprattutto quali saranno le prossime mosse di un club chiamato a potenziarsi sul mercato invernale per inseguire la quarta permanenza consecutiva in serie C. Modica non è infatti più affiancato dal direttore sportivo Giuseppe Pavone e il club dovrà individuare un sostituto. La proprietà invece è chiamata a chiarire gli scenari societari, dopo il preliminare siglato con l’Aad Invest Group, fin qui senza seguito, e le prime interlocuzioni con l’imprenditore barcellonese Immacolato Bonina, che potrebbe avere un ruolo nella gestione tecnica del futuro.
Domenica, come detto, nell’inusuale orario delle 12:30, la delicata trasferta di Potenza, sul campo di una delle squadre più in forma, che in casa vanta il terzo attacco del girone, con ben 18 gol realizzati. Soltanto Benevento e Picerno hanno fatto meglio. Sul dato pesano in particolare le cinque reti realizzate contro Latina e Taranto e le tre con il Crotone. Determinante l’apporto dell’ex Salvatore Caturano, autore già di 13 marcature nonostante tre gare saltate per infortunio. Il 34enne napoletano è reduce addirittura da tre doppiette in cinque gare, contro Giugliano, Latina e Catania.
Ottima anche la stagione dell’esterno sinistro Gianluca D’Auria, ex Turris, autore già di sette reti e cinque assist. Cinque gol e tre assist invece per Emanuele Schimmenti, under classe 2002 rientrato alla base dopo l’esperienza nel Gozzano. In rosa altri quattro ex: Marco Rosafio, Marco Firenze, Riccardo Burgio e Mattia Rossetti. All’andata finì 2-2 con la rete di Caturano, la doppietta di Anatriello e la rimonta finale dei lucani, firmata da Verrengia in pieno recupero, con il Messina in dieci per il rosso a Manetta. Fu subito protagonista Pedicillo, che dovrebbe tornare a disposizione e si candida per una maglia da titolare, al posto di Garofalo più che di Petrucci o Frisenna.
In palio punti fondamentali per entrambe: a Potenza c’è grande entusiasmo dopo l’impresa di Catania e un girone d’andata che ha alimentato la fiducia del gruppo. A Messina invece grande scoramento perché la salvezza diretta è distante quattro lunghezze e la Casertana ha la chance di allungare ancora per via dello scontro diretto con il Latina. L’interruzione del lungo silenzio di Modica sembra comunque indicare che almeno in panchina non vi saranno novità, a meno un ulteriore aggravarsi della crisi di risultati.
Il 20 dicembre era l’ultima data utile per gli allenatori che avessero voluto accasarsi in altre panchine nell’arco della stessa stagione agonistica. Superato questo termine l’opportunità decade. I 16 punti raccolti in 19 gare sono paradossalmente in linea con gli investimenti e la rosa costruita in estate ma per centrare il traguardo salvezza bisognerà alzare di molto l’asticella, senza crogiolarsi sulla crisi di Turris e Taranto. Per la terza retrocessione il Messina visto nelle ultime settimane è tristemente in pole.