Sette risultati utili consecutivi, frutto di quattro vittorie e tre pareggi, mentre l’ultima sconfitta risale al 12 ottobre (2-0 in casa del Real Siracusa Belvedere) e migliore difesa del campionato insieme alla capolista Milazzo, con appena sei gol al passivo. Numeri che fanno della Nebros una delle migliori formazioni del girone B del campionato di Eccellenza.
Sarebbe un errore parlare di sorpresa perché la società nebroidea è ormai una realtà ben consolidata della quinta serie. Qualche perplessità poteva nascere dal fatto che quest’anno si è ripartiti da zero, archiviata la lunga parentesi con Pippo Perdicucci in panchina e l’arrivo di Francesco Palmeri, tecnico giovane, motivato, “figlio” del comprensorio e capace di bruciare le tappe. Con la vittoria di Leonforte nell’ultimo turno è caduto anche il tabù trasferta, a conferma dell’ottima prima parte di stagione.
È soddisfatto il direttore sportivo Giovanni Scaffidi: “I risultati non mi sorprendono. Quando in estate abbiamo allestito la rosa io e il direttore Granata avevamo la sensazione che potessimo vivere un’annata importante. Nelle ultime settimane abbiamo trovato la continuità di risultati che ci è mancata nelle prime giornate di campionato, dove alla vittoria interna seguiva sempre la sconfitta fuori casa”.
Il calendario è stato impegnativo e la Nebros ha offerto prove soddisfacenti: “La squadra ha risposto presente fin dalla prima partita, le prestazioni sono sempre state positive anche in partite non andate bene e penso al rigore fallito sullo 0-0 a Vittoria all’esordio. Abbiamo avuto trasferte ostiche contro avversari di valore come Vittoria o Imesi Atletico Catania. Siamo molto felici, essere lì a contatto con formazioni che dispongono di budget e un bacino d’utenza superiori al nostro ci rende particolarmente orgogliosi”.
La scommessa più bella vinta dalla Nebros riguarda Francesco Palmeri: “Il mister lo conosco da trent’anni, veniamo dallo stesso paese. Apprezzo le sue capacità e la mentalità che dà alla squadra. Ha saputo incidere fin da subito ma anche nello staff tecnico ci sono persone che lo aiutano e i risultati non sono frutto del caso. Siamo ripartiti con un nuovo progetto tecnico ma non ci siamo snaturati, abbiamo tanti giovani interessanti che via via sono cresciuti con noi, il futuro è il loro. La società deve essere lo strumento ideale per farli crescere e maturare gara dopo gara, stagione dopo stagione”.
Dal mercato è arrivato l’ingaggio di Leonel Laplace, classe 99, una mezzala molto tecnica capace di destreggiarsi anche nella posizione di trequartista. Dopo gli inizi in Argentina, è sbarcato nel messinese con la Jonica con cui ha giocato i playoff di Eccellenza. Poi le esperienze con Ragusa, Leonzio, in Sardegna con l’Iglesias e nell’Eccellenza campana con Buccino Volcei e Calpazio.
Domenica c’è il derby con il Rosmarino, appuntamento importante per continuare la serie positiva: “Hanno avuto qualche difficoltà iniziale ma alla lunga sono venuti fuori. Hanno giocatori che ti possono fare male in qualsiasi momento come Biondo, attraversano un ottimo momento e dovremo fare molta attenzione. Con loro abbiamo un ottimo rapporto, sarà un giorno importante per il calcio nebroideo, ma abbiamo rapporti eccellenti anche con la Polisportiva Gioiosa, con cui condividiamo il campo, e il Milazzo. Il tempo del campanilismo è finito: se si vuole sopravvivere occorre collaborazione, poi nel momento della partita è giusto che prevalga la volontà di vincere”.