Terzo pareggio consecutivo, il sesto in dieci giornate come Pro Patria (girone A) e Lucchese (girone B). Analogo rendimento per Bologna in A (dopo 8 turni) e Catanzaro in B (in 9). Se Giacomo Modica prima della gara con il Benevento non aveva mai fatto 0-0 tra le mura amiche nel corso della sua gestione, con il Monopoli si è ripetuto il risultato a reti bianche per la seconda volta di fila al “Franco Scoglio”.
Un’anomalia assoluta tenendo conto della filosofia del mister, ma anche dello sviluppo delle partite e del numero dei legni colpiti dai giallorossi in queste sfide. Dai tre contro l’attuale capolista, ai due contro i pugliesi, passando inoltre per la traversa centrata da Anatriello a Trapani, match che si è concluso con un beffardo 1-1 dopo aver giocato 75′ in dieci uomini.
Migliorano, tuttavia, i numeri difensivi, tenendo conto che da quando il tecnico di Mazara del Vallo ha varato il nuovo assetto, con Krapikas tra i pali, Lia, Manetta, Rizzo e Morleo (in staffetta con Ortisi) nel pacchetto arretrato, è stato incassato soltanto un gol in tre gare, complice la disattenzione generale commessa al “Provinciale”, al 94′, in occasione del colpo di testa di Udoh da corner.
Quartultimo a quota 9 (nel 2023/24 erano 11 nelle prime dieci uscite, poi dal recupero di Taranto ebbe inizio la striscia nera di cinque sconfitte di fila), avendo dilapidato già tanti punti, basti pensare soprattutto alle rimonte subite con Potenza (2-2), Casertana (2-2) e Latina (1-1), il Messina deve guardare adesso in faccia la realtà.
Ad attendere Frisenna e compagni c’è un calendario proibitivo, considerati gli impegni sui difficilissimi campi di Avellino (domenica 27), contro gli irpini rilanciati dalla cura Biancolino, e Catania nel derby (domenica 3 novembre), sempre più nei quartieri alti grazie ad uno specialista come Toscano, gare inframezzate dal match casalingo in notturna con la Cavese di giovedì 31. La vittoria, l’unica stagionale, manca dal 7 settembre, nella sera del 4-1 al Taranto. E in trasferta il successo non arriva dal 2 marzo scorso, 1-3 a Brindisi. Un digiuno che preoccupa.
