Secondo ko di fila per l’Orlandina, che come ad Agrigento mostra grandi qualità sui due lati del campo ma è costretta a cedere nei cinque minuti finali di gara. L’analisi di coach Domenico Bolignano è molto dettagliata su aspetti positivi e negativi: “Rivolgo i complimenti ad Imola che dimostra di essere una squadra in grande forma. Siamo stati capaci a provare a togliere a lungo il loro migliore giocatore, Klasnicek, concedendo solo il 14 per cento al tiro ma di contro abbiamo concesso troppo ai giocatori che uscivano dalla panchina. Abbiamo lavorato a tratti male sulle individualità difensive e i 13 rimbalzi offensivi”.
Nella propria metà campo la squadra paladina ha offerto le risposte migliori ma ha peccato in un fondamentale, la lotta a rimbalzo sotto il proprio tabellone. “Eravamo riusciti a tenerli a 70 punti contro gli 86 prodotti di media. Siamo stati “folli” nelle situazioni in cui dovevamo fare meglio offensivamente, perdendo troppi palloni e lo abbiamo pagato. Concedere tredici volte rimbalzi offensivi e secondi tiri è pesante fuori casa, perchè ti porta a subire un canestro dopo un impegno difensivo e avremmo ulteriormente abbassato il fatturato della squadra di casa sotto i 70 punti. Brava Imola a trovare in altri giocatori situazioni favorevoli. Sono episodi che alla fine contano più di altre cose”.
In prospettiva il tecnico guarda avanti con fiducia ma le due sconfitte di fila per certi versi simili mostrano dove migliorare. “Siamo giovani ed alcuni errori possiamo commetterli ma alla sesta giornata queste cose dobbiamo cercare di eliminarle perchè poi ti condizionano a livello mentale. Brucia perdere due gare di fila nel finale in trasferta contro squadre, Agrigento, forte a livello strutturale, e Imola, che vive un gande momento”.