Da una big all’altra. Il pareggio casalingo contro il Benevento con tanto di “clean sheet” ha dato una grossa iniezione di fiducia, ma la prossima sfida contro il Trapani dell’ex Aronica, allo stadio “Provinciale”, presenta un coefficiente di difficoltà elevatissimo. Per il Messina è già vigilia di campionato e in vista del derby siciliano di venerdì sera il tecnico Giacomo Modica indica ai suoi la strada: “Ci vogliono testa libera e tanto cuore in modo che la gamba vada da sola, forse così si riescono ad avere le migliori prestazioni, ma questo ce lo dirà il campo. Sappiamo che incontriamo una squadra forte, dalle individualità importanti. Il Trapani non ha avuto la giusta partenza che la città si aspettava sin da subito, ma sta rispecchiando con qualche ritardo i risultati ed è in piena corsa per recitare un ruolo di altissimo piano”.
Che Messina si aspetta a Trapani? “Mi aspetto la solita risposta, con più attenzione in alcune fasi di gioco, soprattutto per quello che possono essere le palle inattive. Su determinate situazioni che ci saranno dentro la gara stessa dovremo prestare molta attenzione. Sappiamo di affrontare una squadra forte nelle sue individualità, vogliamo però contrapporci e metterli in difficoltà, l’importante è non avere quel timore che spesso accade nelle partite in trasferta. Serve la piena consapevolezza di giocare in ugual misura dentro e fuori, siamo undici contro undici. Chiaramente non ci possiamo permettere di giocare sotto ritmo né di sbagliare. Gli altri, avendo qualità eccelse, possono sopperire a determinate mancanze, noi dobbiamo avere sempre testa per 95′ e fare la partita per quanto ci richiede”.
Modica è tornato poi a parlare di Curtosi dopo le dichiarazioni della conferenza stampa post Benevento e l’avvicendamento con Krapikas nelle vesti di portiere titolare. Il lituano sarà tra i pali anche al “Provinciale”: “Curtosi gode della mia stima, basta sapere questo. Il ragazzo non ha alcuna responsabilità sulle sue prestazioni, se sbagliano in Serie A non capisco perché non possa accadere ad uno del 2004. Ha qualità e deve ora lavorare per riprendersi la sua leadership da portiere che c’è stata fino alla settimana prima. Adesso abbiamo il biondo e alto (Krapikas, ndr), un portiere importante, sono i nostri due fiori all’occhiello. In questo momento c’è una delineazione sulla titolarità, in attesa che Curtosi ritrovi quella serenità e spensieratezza per un giovane della sua età, ma lui sa che gode della mia stima e quella dei suoi compagni. Tutti troveranno spazio, per ora le scelte sono queste. Noi non buttiamo a mare nessuno, né parliamo di promossi e bocciati, dobbiamo seguire un percorso di grande crescita e l’arma migliore è questa coesione di gruppo e di squadra per sopperire alle altre cose”.
Il terzino Salvo, recentemente operato al setto nasale in seguito al calcione di Crecco nel match di Latina, starà fuori ancora un po’: “Peppe deve svolgere un lavoro a parte, non può rischiare traumi. Lo hanno operato la settimana scorsa e deve stare attento e cauto, non commettendo dei movimenti sbagliati che lo farebbero ritornare sotto i ferri. Ci dispiace di averlo perso, sa che lo aspettiamo a braccia aperte e che gli diamo il tempo necessario per guarire da questo infortunio molto grave”.
Da arginare nel Trapani, imbattuto sotto la gestione Aronica, ci sarà soprattutto bomber Lescano, capocannoniere del girone con 6 centri: “Il Trapani non è solo Lescano, un giocatore forte e importante, lo dimostrano la sua carriera e i gol fatti. Il Trapani per noi rappresenta Golia, noi siamo tanti Davide, ma nella vita Davide può fare qualche scherzo a Golia. Dobbiamo essere consapevoli delle nostre forze e capacità, poi il campo darà il verdetto su chi sarà più bravo“.