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Akademia, Bonafede: “C’era un po’ di pressione”. Carraro: “Qui un bel clima”

L’Akademia Sant’Anna ha aperto la sua stagione con un successo, per 3-1, contro la neopromossa Imola. Primi pesanti punti in classifica per le peloritane, celebrati con cautela dal tecnico Fabio Bonafede: “La partita è andata esattamente come l’aspettavo. Su di noi c’erano sia la pressione dell’esordio che l’emozione. Inoltre stiamo ancora sostenendo carichi di lavoro molto importanti, perché il campionato non si vince nelle prime giornate. Tra l’altro, la A2 è molto particolare: come è successo anche l’anno scorso, non è detto che chi parte forte riesca ad arrivare dove serve”. 

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Coach Fabio Bonafede in sala stampa (foto Nino Famà)

Sono emerse le difficoltà inevitabili per una delle due uniche rappresentanti del Sud Italia, impossibilità ad affrontare formazioni di pari categoria nelle scorse settimane: “Paghiamo un precampionato lontano da tutti. Se le altre squadre hanno giocato amichevoli ogni tre giorni, noi, per quanto ci si possa allenare, in questa fase andremo comunque incontro a difficoltà nei momenti complicati. Devo ringraziare la società per aver investito e averci mandato a Ponte di Legno, ma resta il fatto che, negli ultimi venti giorni, abbiamo disputato amichevoli contro formazioni di B1, penalizzando il livello di gioco. Di conseguenza, saremo costretti a fare esperienza nelle prime giornate di campionato, finché la squadra non diventerà più autonoma”.

Imola è stata protagonista di un ottimo esordio in A2, strappando un set alle più quotate messinesi: “Alcuni momenti difficili che abbiamo riscontrato in determinate fasi sono dovuti anche ai meriti delle avversarie, perché capitava che giocavano bene una palla alta, attaccando spesso fuori tempo e non essendo noi abituati ciò ci ha creato difficoltà. Quando invece il gioco era più pulito, riuscivamo a murarle bene. Al contrario, nei momenti meno codificati abbiamo patito un po’. Me lo aspettavo, perché queste ragazze sono neopromosse, grintose e con uno spirito battagliero”.

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Il saluto tra Messina e Imola (foto Nino Famà)

Bonafede intravede ottimi segnali per il futuro: “Sono soddisfatto delle cose che abbiamo fatto vedere in questo periodo dell’anno. Abbiamo chiuso con alte percentuali delle centrali, quindi non abbiamo nulla da recriminare. Dobbiamo soltanto eliminare quei momenti di buio che in una squadra completamente nuova sono assolutamente normali. In ogni caso, in un campionato come questo, non ci saranno partite facili. Inoltre, chi gioca contro l’Akademia non ha nulla da perdere. Al contrario, contro una pari grado, aumenterà la pressione. La stessa Clai Imola lo ha dimostrato, attaccando sempre a tutto braccio, indipendentemente da dove finisse la palla”. 

Il tecnico chiede un ulteriore step al suo gruppo: “Dobbiamo abituarci, a meno che non incontreremo una squadra che senta la nostra stessa pressione. Inoltre, sotto l’aspetto tecnico e caratteriale, paradossalmente saremmo più avvantaggiati in A1. In A2 dovremo affrontare sempre squadre che si difenderanno fino alla fine. Tuttavia, possiamo imporre un gioco veloce, che dovrà ancora migliorare, anche se si è visto qualche sprazzo”. 

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Il capitano Giulia Carraro in conferenza (foto Nino Famà)

Un riferimento anche al mercato:Linda Cabassa non ha superato le visite mediche. Abbiamo fiducia nel gruppo attuale, anche se ci manca una pedina – numericamente parlando – ma non dal punto di vista qualitativo. Restiamo comunque vigili sul mercato, ma non compreremo tanto per comprare. Per il campionato che deve affrontare Akademia, serve una giocatrice esperta, non una giovane, che possa realmente essere utile alla causa. Se non la troviamo, resteremo così come siamo ora”.

Era all’esordio ufficiale con l’Akademia il capitano Giulia Carraro: “Un po’ come il primo giorno di scuola, è sempre emozionante tornare a giocare. Ogni volta si avverte l’adrenalina e la tensione della prima partita, ma qui c’è un bel clima, con un palazzetto e un pubblico caloroso, che speriamo diventi sempre più numeroso. Finalmente ora si fa sul serio. Per quanto riguarda la mia prestazione, il merito è anche delle mie compagne: se non arrivo alla ricezione o non ho delle attaccanti forti, posso fare qualsiasi cosa, ma non servirà a nulla. Un pregio di coach Bonafede è sicuramente la sua presenza costante con il gruppo, senza trascurare nessuna di noi, stimolandoci tutte. Non è una qualità molto diffusa, anche se esige molto ed è davvero tosto, questo davvero è il suo difetto. Ovviamente questo fa sì che la squadra renda al meglio, tirando fuori il massimo”. 

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