Raggiunto in esclusiva dalla redazione di News.Superscommesse.it, l’ex giallorosso Gaetano D’Agostino ha parlato di diversi temi legati al mondo del calcio, dalle prime giornate della Serie A fino ad arrivare ai club di B e alla C. Sbarcato nel gennaio 2005 a Messina, dove rimase per una stagione e mezza, l’allora centrocampista contribuì al fantastico settimo posto raggiunto in massima serie dalla squadra di Bortolo Mutti grazie a vittorie indimenticabili, come il derby vinto al “Granillo” contro la Reggina con una sua prodezza a sancire il definitivo 0-2.
Sulla tensione che si è venuta a creare tra il presidente Sciotto e i tifosi del Messina, sfociata in una protesta che non accenna minimamente a placarsi nonostante l’esplicita richiesta del massimo dirigente peloritano, D’Agostino commenta: “Sono convinto che i tifosi del Messina abbiano motivazioni valide per portare avanti la loro protesta, vuol dire che c’è qualcosa di vero che li sta portando a stancarsi e a vivere una condizione destabilizzante. È probabile che siano state troppe promesse fatte e non mantenute. È un loro diritto contestare, purché sia svolto tutto pacificamente, questo è fuori discussione”.
Per D’Agostino 41 presenze e 5 reti in biancoscudato, prima di approdare all’Udinese e sfiorare addirittura la maglia del Real Madrid. Oggi allenatore (alla Vibonese l’ultima esperienza in panchina), ricorda il suo legame con la città dello Stretto: “Conosco l’ambiente calcistico di Messina e i tifosi, anche perché ho giocato in questa bellissima città. Sono stati sempre vicini alla squadra e pronti a sostenerla, anche quando i risultati non arrivavano. Si possono anche non ottenere risultati sul campo, ma per un tifoso l’aspetto più importante è la chiarezza da parte della dirigenza del club, qualunque essa sia. Il rispetto viene prima dei successi sportivi. Comprendo anche la posizione del presidente che vorrà fare il bene del Messina, ma credo che i tifosi abbiamo il diritto di contestare. Spero che tutto si potrà risolvere con il dialogo tra le parti e la chiarezza, soprattutto”.