Si è conclusa anche la giornata del 30 luglio, indicata dalla proprietà del Messina come ultima scadenza utile a favore di un fondo estero, interessato all’acquisto del pacchetto di maggioranza del club, per dare seguito al preliminare siglato lo scorso 23 giugno. Nessuna comunicazione ufficiale, in linea con quanto avviene ormai da anni e con quanto è accaduto nell’ultimo, surreale, trimestre, in cui la possibile pianificazione di un futuro quantomeno dignitoso è stata rimpiazzata da interminabili attese, che hanno spazientito gli appassionati e il tifo organizzato, che ha definitivamente voltato le spalle all’attuale proprietà.
“Nessuno sviluppo” ci aveva riferito già nel tardo pomeriggio di martedì il sindaco Federico Basile, che dopo la vivace protesta dei tifosi ha avviato nei giorni scorsi un’interlocuzione con il presidente Pietro Sciotto. Senza per la verità ottenere alcun dettaglio aggiuntivo sull’identità dei potenziali investitori, che avrebbero interessi in Francia e negli Stati Uniti e una sede legale in Lussemburgo. Ma nei circa quaranta giorni successivi alla prima intesa con l’attuale massimo dirigente non è mai emerso alcun dettaglio, neanche sugli intermediari che pure avrebbero intrattenuto contatti costanti con la proprietà.
Al netto di eventuali ricadute d’immagine o in Borsa, che sarebbero state causate dalla mancata formalizzazione della trattativa, non è certo il miglior biglietto da visita per un’eventuale nuova proprietà. Anche perchè tra dieci giorni si scende in campo per la Coppa Italia e il Messina resta “un cantiere aperto”, come ha ammesso qualche tesserato giallorosso. Se la fumata sarà nera, il primo cittadino valuterà con il club le mosse future, anche alla luce della dura presa di posizione della Curva Sud, che ha annunciato l’intenzione di disertare tutte le gare casalinghe della stagione 2024/25.
Un’annata che sta iniziando nel peggiore dei modi, tra una rosa ancora largamente incompleta e una situazione ambientale ormai compromessa. Distante anni luce dal parziale entusiasmo riacceso nei mesi scorsi da un campionato positivo e da successi come quelli colti con Catania, Casertana ed Avellino. Secondo quanto è filtrato, nella giornata di mercoledì il club dovrebbe finalmente pronunciarsi.
E sarà chiaro definitivamente se la trattativa con il fondo estero è ancora in piedi e percorribile, magari con un closing diluito nel tempo, o se si concretizzerà quanto temono ormai tanti tifosi, lo “scenario sciOTTO”, ovvero l’ottavo anno con il timone nelle mani dell’attuale proprietà. Il cui livello di popolarità è ormai ai minimi termini, anche perchè nell’era della comunicazione sfrenata, “drogata” dai social, i lunghi silenzi dell’Acr non pagano ed esasperano gli animi.