Scatta ufficialmente con il ritiro la stagione dell’Igea Virtus. In gruppo, tra gli elementi più esperti il difensore centrale Salvatore Maltese, che in stagione potrebbe tagliare il traguardo delle 200 presenze in serie D: “Siamo i più grandi insieme a Sebastiano Aperi e al capitano Giovanni Biondo. Avvertiamo la responsabilità di dovere fare crescere e aiutare i giovani del gruppo, in vista di un obiettivo comune”.
La chiamata di Francesco Di Gaetano ha convinto il 31enne: “Sono stato affascinato dal progetto e dai dirigenti. Mi ha anche aiutato a compiere questa scelta il mister, che mi ha voluto e mi ha fatto sentire importante, un perno della sua squadra. Non ho esitato quindi ad accettare”. In gruppo anche volti noti, ormai navigati per la categoria: “Conosco Biondo e Aperi, che ho già citato, ma anche Calafiore, il mister Di Gaetano e di fama Trombino. Ci siamo già affrontati da avversari”.
Maltese approda a Barcellona dopo un’ottima stagione ad Acireale, con 31 presenze, tre gol e un assist: “È stato un anno positivo. Eravamo partiti per giocare un campionato tranquillo e siamo andati oltre le aspettative, fino alla semifinale playoff con il Siracusa. A livello personale sono soddisfatto perché ho giocato con continuità”.
In carriera esperienze significative a Trapani e Licata: “Ho giocato in Sicilia in piazze blasonate, anche a San Cataldo, in una squadra che non era mai arrivata così in alto: quinta con 52 punti all’attivo. Ricordo soprattutto il biennio di Licata, la vittoria con il Palermo e il mio gol alla Favorita“. Due campionati anche a Marsala, la città in cui Maltese è nato: “Ho giocato lì sia in Eccellenza, quando abbiamo vinto campionato e Coppa, e poi in D. Il club purtroppo è fallito e quindi mi sono spostato a Licata”.
Che campionato sarà? Con big come Siracusa e Reggina, potrebbe esserci spazio per una tra Nocerina e Scafatese: “Attendiamo l’ufficialità del girone completo. Sarà più competitivo di un anno fa. Sono tutti attrezzati, senza squadre “materasso” come è stata purtroppo la Gioiese. Anche la Nissa sul mercato sta facendo qualcosa di importante oltre alle big candidate al salto di categoria e alle campane. Non escludo sorprese, in D ci sono sempre”.
Ci sarà anche un Sant’Agata a trazione argentina da affrontare nel derby: “Vengono da tre anni importanti. Non sono entrati nei playoff ma sono stati in corsa fino alla fine, come due anni fa. Quest’anno hanno rischiato di non iscriversi. La cordata argentina non la conosco ma sono contento perché si sono risollevati e sono ripartiti. Gli auguro di centrare i loro obiettivi”.