L’Atletico Messina lo ha scelto con il chiaro intento di affidargli le chiavi della squadra, per assicurarsi quel mix di qualità ed esperienza necessario per puntare al salto di qualità. Salvo Trovato ha accettato con grande entusiasmo, perché sa di poter rappresentare un leader tecnico e caratteriale. Il classe 1989 vanta una carriera di tutto rispetto, vissuta a lungo in serie D con Nissa, Adrano, Acireale e Città di Messina.
Senza dimenticare le stagioni vissute in Eccellenza con il Città di Taormina o in Promozione con Milazzo, Gescal, Valdinisi e Pro Mende, la sua ultima tappa. Nella passata stagione in giallorosso ha lasciato il segno con undici reti in campionato e cinque in Coppa Italia, un dato impressionante se si pensa che “Pappo”, per questioni tattiche, ha dovuto arretrare il suo raggio d’azione di qualche metro, agendo da play basso davanti la difesa.
Adesso la chiamata dell’Atletico Messina, per un matrimonio che poteva realizzarsi già lo scorso inverno: “Ho accettato con grande entusiasmo. Conosco i dirigenti, il loro spessore umano e la loro competenza. Credo di avere avuto una buona carriera, giocando in piazze importanti. Per me si tratta di una scelta di vita, ad un certo punto cambiano le priorità. In questo momento avevo la necessità di avvicinarmi a Messina, ma al tempo stesso cercare un’avventura stimolante e compatibile con i miei impegni. Sono stato vicino all’Atletico già nel mercato di dicembre ma poi non ci sono state le condizioni per il trasferimento. Adesso invece è andato tutto bene e sono felice”.
Trovato dovrà rappresentare un punto di riferimento per lo spogliatoio: “L’Atletico è una squadra giovane e questo mi piace molto. Io adoro interagire con i compagni, dare consigli e nel mio piccolo cercare di rappresentare anche un punto di riferimento. Qui sento che posso ricoprire questo ruolo. Tecnicamente so di poterlo essere, anche come ruolo. Vengo da una stagione positiva, ho segnato 16 gol pur giocando da regista davanti la difesa. Obiettivi stagionali? L’appetito vien mangiando. Può sembrare una frase scontata ma non è così, la società è ormai una realtà consolidata in Promozione. Possiamo dire la nostra e abbiamo il dovere di essere ambiziosi ma anche umili. Credo che prima di tutto vada salvaguardata la categoria e poi tutto quello che verrà sarà per noi positivo”.
Non sarà la prima esperienza in città: “La stagione in D con il Città di Messina fu sportivamente negativa, perché si concluse con la retrocessione in Eccellenza dopo lo spareggio con il Due Torri. Fu un’annata particolare, contrassegnata da un po’ di confusione societaria. Nonostante tutto ricordo quel campionato in maniera positiva perché ogni esperienza ti aiuta a crescere ed a migliorare”.
Sul prossimo campionato di Promozione, Trovato ha le idee chiare: “Credo che sarà equilibrato. Rispetto alle stagioni precedenti forse il livello tecnico si è abbassato: la differenza con l’Eccellenza si nota maggiormente ma ci saranno comunque giocatori importanti, che non possono più impegnarsi in categorie superiori e allora accettano di giocare in Promozione. Sicuramente l’assenza di pubblico non aiuta, in questa categoria è raro vedere la gente sugli spalti e per un calciatore conta anche quello”.