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Maisano tra campo e ring: “Coraggioso come un portiere, folle come un wrestler”

Il calcio e il wrestling, due mondi apparentemente distanti, due rette parallele destinate apparentemente a non incontrarsi mai. A smentire tutti è Andrea Maisano, estremo difensore ex Città di Messina e Rocca di Caprileone, ora in forza all’Atletico Messina, ma conosciuto nel mondo del wrestling come Tony Maisano. Un fenomeno, quello del ring, esploso in Italia tra gli anni ’80 e la prima metà dei ’90 grazie alla figura mastodontica di André The Giant, la mitica canotta strappata di Hulk Hogan e le W verdi e rosse disegnate sul viso di Ultimate Warrior, grandi interpreti di uno sport spettacolare, capace di divertire ed emozionare ma che va compreso nella sua essenza.

Wrestling
Maisano in versione wrestler

Dopo qualche anno di pausa, il wrestling è tornato con grande prepotenza nei primi anni 2000 mostrando gli spettacoli gotici di Underthaker che spesso entrava in scena uscendo da una bara fumante, le acrobazie del povero Eddie Guerrero e i colpi di John Cena e The Rock, spesso protagonisti di film. Ormai da diversi anni sembra uscito di scena dai palinsesti televisivi giornalieri. La tragedia di Chris Benoist, che nel 2007 si è tolto la vita dopo aver ucciso la moglie e il figlio di 7 anni, ha fornito un assist a chi reputava il wrestling violento e diseducativo, quando invece basterebbe spiegare che si tratta soltanto di una disciplina che ha come obiettivo la spettacolarità e il divertimento.

Maisano spiega i sacrifici sostenuti per raggiungere il livello attuale: “Il wrestling è sicuramente una disciplina spettacolare, ma dietro c’è una preparazione atletica notevole, in particolar modo di cardio fitness. Per qualcuno è finzione ma dietro ci sono tanta fatica, passione e al contrario della convinzione diffusa anche molta tecnica. Già soltanto il fatto di saper cadere senza farsi male richiede una conoscenza che non tutti hanno. Ho combattuto in molte città del Centro-Sud Italia, adesso non nascondo la mia ambizione di puntare ai grandi palcoscenici del Nord e perché no anche dell’estero. Attualmente faccio parte del Real Italian Wrestling, che è presieduto da Nazzario Carbone, conosciuto come “El Nazareno”, che ringrazio immensamente per le opportunità che mi ha dato, così come il vicepresidente, Italian Tiger”.

Wrestling
Maisano nella locandina sulla “Battle of Kings” dell’8 agosto

In città l’appuntamento è fissato per giovedì 8 agosto alle 21,30 al Giardino Corallo con il “Battle Of The Kings”, un autentico show aperto ad appassionati e non: “Il wrestling è fatto di storie che sembrano copioni da film. Ci sono i “baby face”, che sono i buoni, e gli “heel”, che sono chiamati a recitare la parte dei cattivi. In realtà l’andamento di un incontro rispecchia la vita reale perché può capitare che possa vincere l’Heel. Poi si possono creare anche combattimenti tra più lottatori. Il mio tag partner si chiama Mirko The Kid e insieme formiamo i Sicilian Bulldogs“. 

Spettacolo e colpi di scena ma anche rispetto dell’avversario: “Possono nascere tante storie e amicizie nel circuito, magari in un combattimento singolo può subentrare un tuo amico mentre sei in difficoltà. Ci sono tante sfaccettature e particolari interessanti che andrebbero conosciuti, per questo motivo invito tutti a seguire questo sport magari già partendo dall’8 agosto qui a Messina, perché sarà uno show davvero bello da vedere. Una componente fondamentale del wrestling è la fiducia: chi subisce la tecnica e quindi è in una posizione di sottomissione sa che chi la esegue lo farà nel rispetto dell’incolumità dell’avversario”. 

Atletico Messina
Andrea Maisano tra i pali

L’altra grande passione di Maisano è il calcio, un amore esploso un’altra volta grazie all’Atletico Messina: “Da qualche tempo avevo perso le motivazioni. Anche se ho giocato poco, nell’ultima stagione con l’Atletico Messina si è sviluppato un rapporto speciale. Infatti sono anche preparatore dei portieri. Ho già parlato con la società, siamo d’accordo per proseguire anche la prossima stagione, sono molto felice perché dentro sento che mi si è riacceso il fuoco dei giorni migliori”. 

Cosa unisce un portiere ad un wrestler? “Sicuramente la follia: quello del portiere è un ruolo solitario dove hai un margine d’errore molto ridotto. Un attaccante un gol lo può sbagliare, un centrocampista può toppare un cross o un passaggio, ma se l’errore è del portiere nove volte su dieci significa prendere gol. Hai molte pressioni, soprattutto quando stai vincendo, i tuoi compagni son stanchi e gli avversari pressano per pareggiare. Lì ci vuole il coraggio delle scelte”.

Atletico Messina
Andrea Maisano si appresta al rinvio

Maisano racconta i passaggi più importanti della sua carriera: “Ho avuto la fortuna di essere allenato da tanti grandi allenatori come Santino Bellinvia o Pasquale Ferrara, che mi hanno mostrato un’interpretazione del tutto nuova del mio ruolo. Con loro ho sviluppato uno splendido rapporto, sono due persone speciali e due tecnici molto preparati. Con mister Ferrara devi essere mentalizzato e sviluppare in fretta una certa cultura del lavoro, altrimenti vai in grande difficoltà. Gli allenamenti sono duri ma i risultati in partita li vedi. Ho avuto la fortuna di giocare in squadre forti, di vivere annate importanti come il doppio salto dalla Promozione alla D con il Città di Messina ma anche la vittoria del campionato di Promozione con il Rocca di Caprileone. Avevamo una squadra formidabile con Cannavò, Biondo e Max Lucarelli”. 

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