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Messina, Sciotto potrebbe cedere le quote di maggioranza ad una cordata estera

Dopo settimane di silenzio e attesa, giustificate anche da trattative condotte sotto traccia, sono ore decisive per il futuro del Messina. Secondo insistenti indiscrezioni, il presidente Pietro Sciotto sarebbe infatti sul punto di definire un passaggio della maggioranza del club, conservando le quote residue. Dall’entourage giallorosso non emerge alcun dettaglio, anche perchè un rigido patto di riservatezza non ha fin qui lasciato filtrare alcuno spiffero sull’effettiva identità dei potenziali acquirenti.

Acr Messina
Pietro e Matteo Sciotto nello studio del notaio Pitrone nel luglio 2017 (foto Alessandro Denaro)

Nell’operazione non sono chiaramente coinvolti i gruppi accostati al club nei giorni scorsi (su tutti l’imprenditore Ettore Minore, le cui imprese hanno sede in Cina), ma un’altra cordata con interessi all’estero. Il massimo dirigente, che sta vivendo settimane particolari per via della sue condizioni di salute, avrebbe già raggiunto un’intesa di massima con gli imprenditori in questione. Nell’ultimo colloquio tra le parti, svoltosi nel weekend, al suo fianco erano presenti anche alcuni consulenti per la necessaria analisi dei documenti contabili e delle condizioni d’acquisto.

Sciotto è presidente dell’Acr Messina dal 26 luglio 2017, quando aderì al bando promosso dall’allora sindaco Renato Accorinti per l’assegnazione di un nuovo titolo sportivo e poi versò 150mila euro a fondo perduto per ottenere un posto in serie D. Il “vecchio” Acr dell’imprenditore etneo Franco Proto aveva infatti appena rinunciato alla serie C, originando l’ennesima ripartenza dagli “inferi”, la terza in pochi anni dopo un altro fallimento e la rinuncia alla B da parte del Fc della famiglia Franza.

Pietro Sciotto
Pietro Sciotto è presidente del Messina dal luglio 2017 (foto Giovanni Chillemi)

In sette anni di gestione, Sciotto ha sempre mantenuto saldamente la guida del club, investendo vari milioni di euro. Il 12 luglio 2020 l’intesa con l’imprenditore salernitano Carmine Del Regno, che rilevò il 30% delle quote, nell’annata che sfociò poi nella promozione in Lega Pro, al quarto tentativo, dopo le stagioni che avevano registrato le promozioni di Vibonese, Bari e Palermo.

Il progressivo disimpegno del socio campano, che non riuscì ad onorare gli impegni presi inizialmente, riportò però dopo un anno l’intera proprietà in mano a Sciotto. Che in tre annate di serie C ha ottenuto altrettante salvezze, l’ultima con maggiore tranquillità rispetto al precedente, sudato, playout con la Gelbison del maggio 2023. Ora il possibile passaggio delle quote di maggioranza del club ad una cordata estera.

Acr Messina
Il Messina celebra un successo nel corso dell’ultimo torneo

Dopo altri accordi abbozzati nelle precedenti estati, poi sfumati sul più bello, si attende però l’ufficialità per scongiurare nuove illusioni o annunci poi disattesi dai fatti. La trattativa sarebbe comunque in fase avanzata, tanto che Sciotto si sta coordinando con i rappresentanti della cordata per definire i prossimi passi. 

Le priorità sono rappresentate dalla scelta del nuovo direttore sportivo, che succederà a Domenico Roma, già contrattualizzato dal Foggia, e l’organizzazione del ritiro estivo, che scatterà non prima della metà di luglio. Si attende anche la ratifica della posizione del tecnico Giacomo Modica, che ha raggiunto nei giorni scorsi un’intesa verbale per il rinnovo biennale del contratto in scadenza. 

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