Scatta il nuovo corso del Città di Sant’Agata, passato di mano dalla gestione a carattere locale dell’ultimo quinquennio alla proprietà argentina che fa riferimento all’imprenditore Maximiliano Sosa. Soddisfatto per avere preservato il titolo di serie D il sindaco Bruno Mancuso: “È una società seria, che ha fatto tanto in questi anni e grazie a questi nuovi imprenditori vuole mantenere la serie D”.
Un concetto ribadito dal nuovo direttore sportivo Santo Russo: “Manterremo il modello Sant’Agata. Vogliamo riuscire a costruire una squadra dignitosa con un budget che riteniamo giusto per la categoria. Non vogliamo fare voli pindarici, l’obiettivo è una salvezza tranquilla. Saremo attenti ai costi con l’obiettivo di ottenere buoni risultati sportivi”.
Dopo l’annuncio del disimpegno della proprietà uscente arriva quindi un cambio di proprietà che era stato però immaginato già alla fine del 2023: “Questa nuova avventura non inizia adesso, a causa del passo indietro della vecchia proprietà del Sant’Agata, ma già a dicembre c’era stato un contatto con il presidente Sosa. Io e il procuratore Beppe Accardi siamo andati in Argentina a visionare tanti ragazzi e abbiamo selezionato i migliori per poterli adesso portare in Italia”.
Sosa gestisce infatti la Mg Sport, che potrebbe traghettare in Sicilia promesse dal Sudamerica: “Cercavamo una città in cui realizzare il progetto e la proprietà ci ha indicato proprio Sant’Agata. Non ci ha pensato due minuti: ha preso un aereo dall’Argentina, è arrivato qui e ha trovato subito un accordo con il direttore generale Amata. Ha pesato soprattutto la tranquillità della piazza, che non ti mette la pressione di dovere vincere il campionato, questo già farà tanto”.
Anziché intavolare svariate trattative, la Mg Sport avrà un naturale punto di sbocco in Italia: “Il progetto prevedeva una collaborazione con varie società, oggi con la possibilità di rilevare il Sant’Agata siamo qui. pronti a fare bene. È un programma a medio-lungo termine, l’obiettivo è amalgamare un organico composto da un mix di italiani di categoria e sudamericani. Ho l’eredità pesante del direttore Ettore Meli, che ha fatto benissimo”.
Eppure le insidie non mancano in un torneo in cui Siracusa e Reggina saranno protagoniste mentre si sta riorganizzando la Vibonese: “Sarà un torneo difficile, ancora più competitivo che in passato. Siamo in linea con i tempi. C’è chi ha già definito i primi accordi ma la vecchia stagione si chiuderà il 30 giugno e la nuova si aprirà a luglio”.
Soltanto in seguito si potrà studiare l’eventuale varo di un vivaio: “È accaduto tutto molto in fretta. Il progetto parte dalla prima squadra. Affermandosi magari nel territorio nei prossimi anni potremo immaginare di allargarci, avviando magari una scuola calcio o un settore giovanile”.