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Milazzo, due soci sarebbero pronti a lasciare. Così il futuro diventa un rebus

Potrebbero addensarsi dei nuvoloni sul futuro del Milazzo, talmente foschi da metterne in seria discussione il futuro. È lo scenario che sembra delinearsi dopo la riunione dei soci del sodalizio mamertino, che si è svolta nel tardo pomeriggio di giovedì. Un incontro che potrebbe aprire scenari sportivamente drammatici. Nel corso della riunione hanno trovato conferma le ipotesi di addio da parte di due dei principali investitori. Si tratta del vice-presidente Giovanni Laganà e del socio Anselmo Taranto, anche se la decisione di quest’ultimo non è ancora definitiva.

Ss Milazzo
Il presidente dell’Ss Milazzo Mauro Versaci

Non si conoscono i motivi che avrebbero portato i due componenti della società a prospettare questa scelta, ma è fuori di dubbio che il futuro adesso è appeso ad un filo, perché toccherà ai soci “superstiti” mettersi in moto per reperire i fondi necessari per finanziare la prossima stagione. Il tempo stringe e il compito non appare semplice, ma è necessario uno sforzo supplementare da parte di tutti, altrimenti sarebbe concreto il rischio che il Milazzo non si presenti ai nastri di partenza del prossimo campionato di Eccellenza.

Un anno fa un rimpasto societario creò le condizioni per permettere ai ragazzi di Antonio Venuto di puntare ai playoff. Le intuizioni sul mercato del direttore sportivo Santo Matinella hanno fatto il resto e così il Milazzo dopo una strepitosa seconda parte di stagione, caratterizzata da ben 19 risultati utili consecutivi, ha raggiunto i playoff fino alla sconfitta nella finale regionale contro il più quotato Modica. Parlare di programmazione futura con questo scenario diventa così utopistico.

Ss Milazzo
La soddisfazione del tecnico Antonio Venuto (foto Nino La Rosa)

Venerdì la società incontrerà proprio Venuto e Matinella per fare il punto sull’attuale situazione del club. Da decifrare la posizione del tecnico, storicamente legatissimo ai mamertini, al pari dell’ex difensore del Due Torri, che non ha mai nascosto il proprio affetto verso il Milazzo, mettendolo in cima alle proprie scelte. Ma dall’altra parte c’è la comprensibile voglia di crescere e migliorare. Per farlo è necessario programmare con adeguate certezze, che ad oggi la proprietà del Milazzo sembra ancora non potere dare.

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