Dopo la salvezza in volata con il Messina, nei minuti finali del playoff con la Gelbison, è arrivata una promozione in Lega Pro con la Cavese, per certi versi storica. È un altro maggio felice per il direttore sportivo Pasquale Logiudice: “Cava dei Tirreni è una piazza molto calorosa, i tifosi sono davvero legati alla squadra. Ti dà tanto ma devi restare sempre sul pezzo. Siamo abbastanza soddisfatti anche perché non si vinceva un campionato da 18 anni. In tutti questi anni evidentemente era mancato qualcosa, non penso fossero tutti dei brocchi”.
La promozione dall’Eccellenza alla D nel 2012 arrivò ai playoff mentre l’ultimo primo posto, con il salto dalla C2 alla C1, risale appunto al 2006. Il ritorno in Lega Pro è maturato con due ex messinesi che si sono avvicendati in panchina: “Non era certo un compito facile. Sia Daniele Cinelli che Raffaele Di Napoli hanno fatto bene, contribuendo fortemente alla vittoria del campionato. Se vinci con quattro giornate di anticipo evidentemente si è lavorato in un certo modo”.
Ma non è ancora chiaro se la Cavese in C ripartirà da Logiudice e da altri quattro ex giallorossi in rosa: “Ci siamo incontrati con la proprietà e lo faremo ancora. Vedremo cosa emergerà dal successivo colloquio. Il futuro di Ciro Foggia, Simone Addessi, Amara Konate e Lorenzo Tropea? Hanno garantito tutti un importante apporto ma chiaramente è impossibile fare valutazioni sui ragazzi. Dipenderà da ds e allenatore”. Foggia e Addessi in particolare hanno siglato 17 reti in due, ma anche il guineano è stato titolare fisso.
Cavese e Messina si ritroveranno in una C grandi firme: “Sarà una Lega Pro difficilissima, con 12-13 squadre di levatura assoluta, tra importanza della piazza e blasone. Vediamo cosa accade tra Avellino e Benevento, se restano entrambe nella categoria. Da valutare c’è anche il destino del Bari, che rischia grosso in B. Altamura e Trapani sono società forti e solide. I pugliesi già investivano da anni cifre importanti per vincere, i granata hanno dichiarato che puntano apertamente a primeggiare”.
Logiudice, da ex, analizza la stagione del Messina: “L’ho seguito e oggettivamente ha fatto bene. La salvezza è stata meritata, il valore aggiunto era rappresentato dal tecnico Modica. Anche i senatori Fumagalli e Ragusa, che erano arrivati con me in Sicilia, li hanno aiutati nella gestione del gruppo”.
La dura presa di posizione del tifo organizzato disorienta però il presidente Pietro Sciotto, nuovamente tormentato dal mancato appoggio della piazza: “Mi sembra di capire che purtroppo i problemi sono sempre gli stessi. Strutture e organizzazione sono fondamentali. La contestazione rischia ora di sfiduciare ancora la proprietà. Messina è una piazza che potrebbe aspirare a qualcosa di più ma servono coesione e decisioni in tempi ragionevoli, che sono mancate nelle precedenti estati”.