Il Sant’Agata ha battuto il Ragusa in un autentico spareggio, completando l’operazione sorpasso e respingendo, almeno per il momento, gli assalti di Real Casalnuovo e Acireale, distanti un solo punto. Il tecnico Michele Facciolo è raggiante: “Abbiamo voluto fortemente i tre punti. Sapevamo che era una partita difficile, loro ci hanno concesso pochi spazi ma ho chiesto ai miei ragazzi di avere pazienza. Nel primo tempo abbiamo avuto più occasioni da gol ma ci abbiamo creduto poco, a differenza di quanto accaduto nella ripresa. Quando loro andavano via palla al piede noi uscivamo male, almeno nei primi 45′. Lì in mezzo ho deciso di mettere centrocampisti forti nel palleggio per inserirsi alle loro spalle. Nel secondo tempo siamo stati più equilibrati, abbiamo recuperato più palloni e la squadra ha cambiato marcia”.
L’ex vice di Giacomo Modica si è concesso un urlo liberatorio al fischio finale: “Io la partita la vivo con intensità: i ragazzi lo sanno, certe volte in panchina mi danno fastidio pure le mosche che volano ma è il mio modo di vivere il match. Il futuro? Dipende dai programmi che ha la società, io ringrazio tutti dal presidente al direttore sportivo che mi ha messo in mano un giocattolino di cui parla tutta Italia per i risultati e per la qualità di calcio espressa. Vanno ringraziati i ragazzi per quanto fatto in stagione, credo che Sant’Agata debba essere soltanto fiera di loro”.
Il calendario però sembra precludere i sogni, con i biancazzurri attesi dalla trasferta sul campo dell’assoluta dominatrice del torneo, alla ricerca dell’ultimo record: “Il Trapani è una grande squadra, noi dobbiamo andare lì e fare il Sant’Agata. Ai miei ragazzi ho ribadito quello che ho già detto domenica mattina e cioè che bisogna essere ambiziosi, sognare e farlo in grande. Arriviamo all’ultima giornata e ci giochiamo ancora i playoff, più di questo era difficile immaginarsi all’inizio del campionato”.