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Modica: “Era la festa salvezza. Non avrei contestato Sciotto allo stadio”

Ospite negli studi di Tcf, il tecnico del Messina Giacomo Modica ha commentato la dura presa di posizione del tifo organizzato, che ha esposto alcuni striscioni di contestazione nei confronti della proprietà del club e del Comune, al centro dell’ennesimo caso legato alla gestione dello stadio, tra caldaia malfunzionante e assenza di adeguate strutture per gli allenamenti, problemi che la città si porta peraltro dietro da tempo.

Cudini e Modica
I tecnici di Foggia e Messina Cudini e Modica

L’allenatore ha prima di tutto ringraziato i sostenitori per il costante affetto: “Ho stima assoluta della Curva Sud, che si sobbarca viaggi e trasferte. Ci sono almeno duecento persone presenti in ogni stadio. Li ringrazio di cuore per l’impegno economico e il tempo che sottraggono alle loro famiglie. Il feeling con me nasce da tempo e credo che anche per questo la società sia sempre stata sostenuta durante il campionato, a differenza di quanto era avvenuto nelle stagioni precedenti. Chiaramente quando abbiamo perso cinque partite di fila a novembre hanno contestato anche me, è giusto e lecito. Non ci sono sempre state rose e fiori”. 

Gli striscioni e i cori all’indirizzo del presidente Pietro Sciotto hanno un po’ macchiato la festa salvezza, la terza consecutiva in Lega Pro, anche perché i sostenitori sognano traguardi più ambiziosi dopo quindici anni sofferti, dal fallimento del Fc Messina del 2009 ai tanti progetti di rinascita e ripartenza, regolarmente arenatisi tra penuria di fondi e interesse, con la conseguente disaffezione, soprattutto da parte dei più giovani. Modica comprende le intenzioni ma non la tempistica e lo dice con chiarezza.

Curva Sud
In Curva sono riapparsi gli striscioni contro Sciotto

“Pur rispettando la loro presa di posizione, avrei aspettato qualche giorno. Si poteva magari dopo la gara illustrare la posizione della Curva in un comunicato stampa, per contestare le mancanze, invitando il presidente ad organizzarsi meglio, per porre rimedio a tutto quello che non è andato. I tifosi avrebbero potuto dire: “Quest’anno abbiamo tollerato alcune situazioni, ma non lo faremo più in seguito”. Dal momento che era l’ultima giornata e che poteva essere una festa se fosse maturata la salvezza, come poi è peraltro avvenuto, probabilmente non lo avrei fatto allo stadio, ma in seguito”. 

Invece sono arrivati subito striscioni e cori, dai toni forti ed inequivocabili: “Credo che abbiano optato per questa scelta per spronare la proprietà. Credo che i tifosi vogliano fare capire al presidente che se è intenzionato a proseguire la sua avventura alla guida della società deve almeno trovare qualcuno in grado di coadiuvarlo, per cercare di ottenere risultati ancora migliori. Non credo sia un invito a lasciare tutto e subito, ma immagino sia uno stimolo a valutare altre strade. Tutto nasce dall’amore per il Messina, che da parte della gente è immutato”. 

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