Il Messina non è riuscito a ripetere l’impresa dell’andata nel derby, ma voglia e carattere non sono mancati. In sala stampa Antonino Ragusa analizza con serenità la sfortunata prova del “Massimino”: “Tutti noi siamo contenti della prestazione offerta. Il risultato non è giusto, meritavamo qualcosa in più. Nel finale quando vuoi riprendere la partita è ovvio che il nervosismo sale: qualche contatto e qualche fallo in più ci potevano stare. È mancato soltanto il gol”.
La stagione è andata al di là delle previsioni estive e non c’è spazio per il rammarico: “L’obiettivo è sempre stata la salvezza matematica anche quando eravamo a -1 dai playoff. Un pensierino potevi iniziare a farlo ma senza perdere di vista gli obiettivi, ancora non è certo che eviteremo i playout. Si è lavorato benissimo, ci siamo meritati questa classifica”.
Per i giallorossi un costante crescendo in questo torneo: “Ad inizio stagione abbiamo vissuto un periodo molto difficile da cui siamo usciti. È stato un bel campionato, con una grande risalita. A livello personale potevo fare qualcosa in più, ma un infortunio all’inizio mi ha condizionato e ho preso il ritmo gara dopo un po’ di tempo. Dopo il periodo difficile di squadra sono arrivate anche le mie prestazioni. Abbiamo tenuto il piede pigiato sull’acceleratore”.
Ragusa è chiaro sul rigore decisivo che ha permesso al Catania di imporsi 1-0: “È molto dubbio. L’arbitro mi ha detto ad inizio ripresa che il braccio di Dumbravanu era largo ma lui in realtà lo chiude e la palla sbatte sulla spalla. È inutile comunque recriminare. Il paradosso è che anche i giocatori del Catania dentro il campo ci hanno detto che l’arbitro è stato molto generoso”.