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Ragusa: “Bellissimo vedere quel pubblico, una sconfitta non cancella quanto fatto”

Ha festeggiato mercoledì 34 anni da capitano del Messina, con la gioia di chi è tornato a casa nel gennaio 2023 dopo aver militato su palcoscenici importanti quali Serie A e Europa League. Antonino Ragusa è stato tra i protagonisti del “Meet&Greet” targato Sky al negozio di via Tommaso Cannizzaro.

La Curva ringrazia comunque il Messina a fine gara

Un pizzico di amarezza per la sconfitta rimediata contro il Foggia, nonostante la spinta dei quasi 7.000 del “Franco Scoglio”, ma anche l’orgoglio per aver riportato allo stadio il pubblico delle grandi occasioni grazie alla cavalcata del girone di ritorno. L’ex del Sassuolo ha rianalizzato la sfida di sabato: “Sicuramente è stato bellissimo vedere quel colpo d’occhio. Aver portato così tanta gente allo stadio vuol dire che qualcosa di buono è stato fatto. Peccato per il risultato, ne meritavamo uno diverso, specie la gente. Ce l’abbiamo messa tutta ma la partita è andata per il verso sbagliato, ora siamo pronti a rifarci già sabato a Castellammare. Una sconfitta non può cancellare quanto fatto durante la stagione, la presenza della gente in quest’occasione lo dimostra. Siamo consapevoli che c’è ancora da lavorare e occorre fare qualche punto per essere tranquilli”.

Ragusa e Zunno
Ragusa e Zunno hanno firmato a Brindisi la decima vittoria stagionale (foto Paolo Furrer)

Le due espulsioni di Manetta e Frisenna hanno elevato addirittura a quota 11 il dato dei cartellini rossi ricevuti nelle gare casalinghe. Un’enormità. “Quando ci sono dei falli che possono essere valutati anche senza ammonizione e si prende il giallo lo stesso la partita viene un po’ condizionata. Noi mettiamo tantissima cattiveria agonistica dentro al campo, quello non deve mancare mai. I cartellini rossi non li andiamo a cercare, sicuramente dobbiamo essere più attenti. Per noi è comunque un aspetto irrilevante, nonostante ciò la squadra si è sempre comportata bene in campo e ha rispettato tutti, senza fare mai mancare la prestazione, non è un dato che ci condiziona”.

Dopo il periodo nero vissuto a novembre, quando il discorso salvezza sembrava complicarsi terribilmente, la squadra ha cominciato a macinare punti e a sfornare prestazioni importanti, risalendo in classifica fino adesso a sfiorare la zona playoff. “Credo ci servisse soltanto la vittoria e un po’ di fiducia, anche in quel periodo le prestazioni non erano mai mancate, forse qualche partita sbagliata sì, ma a livello di presenza dentro al campo ci siamo sempre stati. Il gruppo è sempre stato eccezionale e lo sarà fino alla fine. In quel periodo c’è mancata solo fiducia nei risultati, davamo tutto in mezzo al campo ma non arrivavano mai i tre punti, questo ci demoralizzava. Abbiamo lavorato bene durante la settimana e alla lunga i risultati sono arrivati. Ci abbiamo sempre creduto in quello che facevamo, era scontato che ne saremmo venuti fuori”.

Ragusa
La progressione di Ragusa

Due reti in 30 presenze, ma anche tanto sacrificio speso in campo per mettersi al servizio della squadra. Cosa chiede Ragusa a sé stesso per il finale di stagione? “Di concludere in bellezza, di non fare mancare mai la prestazione, di stare bene fisicamente, di fare partite di livello, questo è l’obiettivo principale. Se poi possiamo toglierci delle soddisfazioni lo faremo”.

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