La Basket School Messina ha archiviato con profondo rammarico l’ultima partita persa a Corato nel Play-in Silver, non tanto per il risultato maturato sul campo ma per la squalifica comminata al proprio giocatore più rappresentativo, Leonardo Di Dio, sanzionato con una giornata dal Giudice Sportivo campano per “proteste avverso decisioni arbitrali con conseguente espulsione e per non aver immediatamente abbandonato il terreno di gioco, dopo essere stato espulso”.
In settimana Bruno Donia, il gm del club peloritano aveva contestato il provvedimento ai microfoni di “Reggio a canestro”, precisando che “se un giocatore viene sanzionato per un fallo tecnico e successivamente per un antisportivo vi è l’automatica espulsione. Ciò non provoca la squalifica del giocatore. Certo se giochi in un campionato importante con una seconda fase che racchiude tutte le regioni del Sud Italia e dà accesso ai playoff promozione e l’organizzazione dei campionati è demandata ai comitati territoriali, gli arbitri sono della stessa regione della squadra di casa e anche di quella che incontrerai nella partita successiva e il Giudice Sportivo pure. Al centro del caso c’è il tuo giocatore più importante e la squalifica comminata ti priva di lui a quattro giornate dalla fine del campionato, quando sei in piena corsa per la qualificazione playoff”.
Il club peloritano ha proposto ricorso d’urgenza avverso la squalifica davanti alla Corte d’Appello della Fip Campania, corredandolo con un dossier video dell’espulsione ma il collegio giudicante ha rigettato l’impugnazione in merito alla squalifica di Leonardo Di Dio e confermato la squalifica sanzionata nel referto. Pertanto il play peloritano non potrà scendere in campo domenica. In una nota stampa la società ha mostrato tutto il suo disappunto: “La Basket School Messina viene privata del suo miglior giocatore nella delicata sfida contro Avellino, nonostante le evidenti prove a discarico di Leonardo”.