Peloritani irriconoscibili nella prima mezzora, in cui i laziali passano con merito con Mastroianni e mettono ancora in difficoltà gli ospiti. La partita cambia al 29′ con l’ennesima magia di Zunno, che scambia con Giunta e insacca all’angolino. Fumagalli decisivo su Marino. Nella ripresa insidioso Polito in avvio, poi Fabrizi e compagni impegnano la retroguardia ospite: Dumbravanu è decisivo nel finale.
Il pre-partita. Al “Francioni” va in scena una sfida chiave in ottica playoff anche se la priorità del Messina è mantenere gli otto punti di margine sui playout per archiviare in anticipo la pratica salvezza. I laziali hanno vinto quattro delle ultime sette gare ma in casa hanno raccolto appena 15 punti a fronte dei 29, praticamente il doppio, arrivati in trasferta. Ben sei le novità varate da Modica: Manetta e Lia in difesa, Franco e Frisenna a centroampo, Rosafio e Luciani in attacco. Out Emmausso, Plescia e Civilleri. Completo interamente rosso per il Messina, tradiziona maglia a righe verticali nerazzurre per il Latina.
La cronaca. In avvio Rosafio mette subito in movimento Lia ma la difesa laziale libera l’area. Al 3′ Di Livio difende un possesso in area, propiziando il tiro di Capanni, che termina di poco a lato. Al 5′ fuori misura il tiro-cross dalla destra di Riccardi: il Latina spinge tantissimo. Al 9′ il Messina respinge un altro assalto ma al 10′ è eccessivo lo spazio concesso a centro area a Mastroianni, che firma la sua settima rete stagionale, sbloccando il match. I peloritani soffrono il grande approccio dei laziali e quando provano a reagire si registrano due puntuali uscite di piede di Guadagno.
Al 19′ Giunta non trova la deviazione in area, poi una grande ripartenza di Di Livio ispira Paganini, con Fumagalli che si salva distendendosi. Al 21′ traversone dalla sinistra di Ercolano sul secondo palo per Mastroianni, che per poco non arriva all’appuntamento con il 2-0. Gli ospiti concedono davvero troppo. Il Messina si scuote finalmente al 29′ con il suo uomo migliore, Marco Zunno, che difende un possesso al limite dell’area, scambia con Giunta, supera Marino e colpisce con un diagonale che si insacca sul secondo palo. Ancora un numero d’alta scuola per l’attaccante scuola Cremonese, che ha battuto praticamente da solo l’intera difesa schierata. Settima rete del suo 2024, che consente agli ospiti di pareggiare la sfida. Sembra cambiare l’inerzia del match: al 35′ lunga manovra ospite, viene respinto il tiro da fuori di Franco. Al 40′ retropassaggio impreciso di Lia, che Fumagalli non riesce a trattenere. Sulla battuta del corner successivo, il portierone giallorosso si esalta, respingendo sotto l’incrocio il colpo di testa a botta sicura di Marino. Il Messina prova a pungere ancora con Zunno e conquista due angoli in successione. Prima dell’intervallo Cortinovis anticipa Rosafio. Si rientra negli spogliatoi sull’1-1.
In avvio di ripresa peloritani molto più incisivi: Rosafio serve a centro area Polito, che si gira con un movimento da attaccante e si vede respingere in extremis la conclusione del possibile 2-1. Il difensore centrale combatte a tutto campo e non si vede ravvisare un colpo proibito subito da parte di Mastroianni. Al 10′ è provvidenziale il suo anticipo a centro area. Fontana corre ai ripari, inserendo Del Sole e D’Orazio (subito ammonito per una trattenuta a Giunta). Al 14′ traversone insidioso di Paganini, con la respinta provvidenziale in tuffo di Fumagalli. Al 20′ Mastroianni manca per poco l’impatto con il pallone su un cross dalla sinistra: i cambi sembrano avere ridato verve ai locali. Al 22′ Zunno si libera sulla trequarti ma non riesce a servire con precisione Rosafio, subito dopo rimpiazzato da Ragusa. Al 27′ bell’anticipo di Polito, che avanza e calcia alto dalla distinta, dimostrando di avere acquisito anche grande fiducia. Il Messina riconquista metri ma alla mezzora viene vanificata da una chiamata di offside una bella iniziativa di Ragusa sulla destra. Modica ridisegna il centrocampo, inserendo Firenze e Scafetta, che viene subito ammonito.
Al 35′ il Messina rischia grosso sulle iniziative di D’Orazio e del neo-entrato Fabrizi, che sotto misura conclude alto. Ammonito per proteste anche Ragusa. Al 37′ provvidenziale l’uscita di pugno di Fumagalli, che anticipa tutti sul cross di Di Livio. Messina in affanno: al 39′ Dumbravanu di testa sulla linea salva sulla girata a botta sicura di Fabrizi, con Fumagalli che era ormai fuori causa. Il portiere giallorosso abbraccia il moldavo dopo il suo intervento decisivo. Gli ospiti non trovano contromisure sulla punta, che poco dopo di testa conclude di poco a lato. Modica corre ai ripari inserendo Zona e Signorile, alla seconda apparizione con il Messina dopo Giugliano. Al 90′ Latina ancora insidioso ma fermato da un fuorigioco. Per il Messina è un pari preziosissimo, perché avvicina ulteriormente la salvezza e lascia immutate anche le chances di centrare il sogno playoff, in attesa dei risultati degli altri campi. Si tratta peraltro dell’ottavo risultato utile nelle ultime nove trasferte. Nel prossimo turno un altro spareggio, contro il Foggia in grande risalita.
Il tabellino. Latina-Messina 1-1
Marcatori: al 10′ pt Mastroianni (L), al 29′ pt Zunno (M).
Latina (4-3-3): Guadagno; De Santis, Cortinovis, Marino, Ercolano; Di Livio (K, 4o’ st Crecco), Riccardi, Mazzocco (13′ st D’Orazio); Capanni (13′ st Del Sole), Mastroianni (32′ st Fabrizi), Paganini. In panchina: Vona, Fasolino, Perseu, Fella, Sorrentino, Di Renzo. Allenatore: Gaetano Fontana.
Messina (4-3-3): Fumagalli E.; Lia, Polito (37′ st Zona), Manetta (K), Dumbravanu; Frisenna (31′ st Scafetta), Franco, Giunta (31′ st Firenze); Rosafio (23′ st Ragusa), Luciani (37′ st Signorile), Zunno. In panchina: Piana, Salvo, Pacciardi, Ortisi, Cavallo, Fumagalli J.. Allenatore: Giacomo Modica.
Note – Ammoniti: Cortinovis (L), D’Orazio (L), Scafetta (M), Ragusa (M). Corner: 5-4. Recupero: 2′ pt e 5′ st. Spettatori: 1.604, compresi 451 abbonati e 236 ospiti.
Arbitro: Gabriele Sacchi di Macerata. Assistenti: Maurizio Barbiero di Campobasso e Salvatore Nicosia di Saronno. Quarto uomo: Cataldo Zito di Rossano.