L’Akademia Messina ha offerto una prestazione di forza assoluta contro l’Esperia Cremona. Il confronto del “PalaRescifina”, oltre alla matematica qualificazione ai playoff, ha consegnato per l’ennesima volta alla città una squadra specchio fedele del sacrificio costante che, fin dall’agosto scorso, ha segnato le giornate di ciascun membro del club: staff dirigenziali, tecnico, gruppo squadra, comparti in cui ciascuno ha lavorato con l’obiettivo di raggiungere il massimo.
Nessuno alla vigilia avrebbe scommesso che, a metà marzo e a tre giornate dalla conclusione, la squadra si sarebbe ritrovata con una qualificazione play-off in tasca. Gli addetti ai lavori pronosticavano al massimo un quinto-sesto posto. Eppure la mentalità vincente e la preparazione di uno staff a cui le atlete hanno sempre risposto presente, ha generato un circolo virtuoso, più forte dei continui viaggi in giro per lo stivale per le trasferte, e ha prevalso il desiderio di superare ogni limite personale e di squadra e la ferma volontà di arrivare.
Che la squadra sappia trarre, anche dalle difficoltà del cammino, l’energia per tirar fuori le proprie qualità, lo confermano la veemente reazione avuta con Macerata, tre giorni dopo la brutta sconfitta di San Giovanni, la gara di Mondovì – il “PalaManera” è campo ostico per tutti e sul quale Messina ha sfiorato il successo pieno – e infine il delicatissimo match interno con Cremona in cui la squadra, oltre a non lasciare neppure un set all’avversaria, ha vinto i tre parziali con distacchi di sicurezza e chiuso gran parte dei long rally giocati a proprio favore. Il gruppo insomma è in salute e mostra una fame insaziabile di successi.
Perugia, Busto Arsizio e Messina. Le prime autentiche corazzate, mentre sul terzo gradino un vero e proprio “miracolo sportivo”. Così lo ha definito coach Fabio Bonafede. Il tecnico originario di Siracusa e il suo staff stanno lasciando che a scrivere la storia del club e dello sport messinese siano le protagoniste in campo, ma gran merito va anche a chi consente che quotidianemente le ragazze possano pensare soltanto a dare il massimo, andando anche a pescare eccellenti condizioni atletiche, tecniche e mentali.
Contro Cremona, Messina ha spiccato in tutti i fondamentali: tre atlete in doppia cifra (39 punti suddivisi tra Payne, Battista e Martinelli), 58 punti complessivi di squadra di cui 45 in attacco e una percentuale del 38% contro i 31 di Cremona e il suo 27% offensivo. Ben dieci i muri, con capitan Martinelli top blocker del match (4), mentre Cremona si è fermata a 4. Al servizio, 3 ace siciliani, 2 lombardi. In ricezione 48% di positività di squadra per entrambe le formazioni su cui hanno inciso il 73% di Maggipinto (11 ricezioni) e il 48% di Rossetto (23 ricezioni). Mvp Battista, “Top Defender” proprio Aurora Rossetto, con la solita prestazione tutta sostanza in ogni parte del campo. In fase break 30 i punti di Messina (8 per Martinelli e Battista).