L’ex arbitro Bruno Giaquinto è oggi commentatore sull’emittente campana Tele Club Italia, dove analizza i casi più controversi, anche nelle categorie superiori. Gli abbiamo chiesto di visionare nel dettaglio il discusso episodio che ha portato all’annullamento del gol realizzato da Antonino Ragusa in avvio di ripresa nel match contro il Picerno, con i lucani avanti di due reti, poi raggiunti dal solito Emmausso, a segno già all’andata, e dalla prodezza in rovesciata di Zunno. Sullo 0-2 l’episodio che però ha suscitato proteste e perplessità.
“L’episodio è sicuramente difficile da analizzare in presa diretta senza moviola – sottolinea Giaquinto – ma come sostiene il responsabile degli arbitri della Fifa Pierluigi Collina “Nel calcio l’interpretazione è parte del regolamento”. Nel caso in questione la rete viene annullata perché si applica alla lettera la regola n. 11 che stabilisce appunto che un calciatore è in posizione di fuorigioco quando “interferisce con un avversario, impedendogli di giocare o di essere in grado di giocare il pallone, ostruendogli chiaramente la linea di visione, o contendendogli il pallone, o tentando chiaramente di giocare il pallone che è vicino quando questa azione impatta sull’avversario, o facendo un’evidente azione che chiaramente impatta sulla capacità dell’avversario di giocare il pallone”.
Un episodio che Giaquinto analizza nel dettaglio: “Il tentativo di tiro di Emmausso, seppur si tratti soltanto di un gesto, innesca comunque una contesa che di fatto non si concretizza e non dà luogo ad un impatto sull’avversario, né altera la capacità del difensore che interviene in scivolata o del portiere, costringendolo a compiere una giocata diversa rispetto a quella che hanno poi successivamente effettuato. Se Emmausso non avesse provato a calciare, anche se il tentativo non è nemmeno così esplicito, sia il portiere che il difensore avrebbero fatto senz’altro la stessa giocata, quindi l’impatto reale dov’è? Parliamo di un impatto formale e non sostanziale. Io credo che se questo episodio viene contestualizzato e il regolamento viene interpretato è più giusto convalidare la rete che annullarla. In ogni caso la decisione del direttore di gara è sostenibile”.
Giaquinto confronta l’intervento di Emmausso a due episodi molto dibattuti, verificatisi recentemente in serie A: “Su questi tipi di interventi c’è grossa confusione. Prendiamo in esame la rete convalidata ad Acerbi in Roma – Inter. Anche lì se leggiamo testualmente alla lettera il regolamento possiamo affermare che Thuram impatta sul portiere giallorosso perché lo tocca, ma secondo Guida quell’impatto non ha influito sulla capacità di Rui Patricio di compiere una giocata diversa rispetto a quella che ha poi realmente fatto. Caso diverso, invece, in Cagliari – Napoli, dove Lapadula appoggia il braccio sulla spalla di Rrahmani che devia il pallone nella propria porta a seguito di quell’impatto: lì Pairetto annulla. È ovvio che non è possibile dare una lettura univoca su casistiche spesso diverse nel modo e nella tipologia ma appare evidente che di categoria in categoria c’è scollamento nel mondo arbitrale sul fronte delle decisioni. Il quesito da porci è il seguente: quanto è difficile spiegare perché quella rete è stata annullata?”.