Il tecnico del Messina Giacomo Modica è furibondo per una direzione arbitrale che ha penalizzato nuovamente la sua squadra, che in tre anni di serie C non si è mai vista assegnare un calcio di rigore in casa e anche in trasferta è stata spesso penalizzata negli episodi chiave: “Purtroppo ci sono sempre delle sviste che ci penalizzano. Ci mancano due rigori e non c’era il calcio d’angolo dal quale è arrivato il gol. C’erano un fallo di mano evidente in avvio e poi Plescia è stato tirato dentro l’area. Anche senza Var avrebbero dovuto vederli, non è ammissibile anche perchè sono quattro gli arbitri“.
Torti che si inseriscono appunto in un quadro complessivo molto penalizzante per il Messina, che si è visto anche respingere il ricorso contro una squalifica di tre giornate comminata a Salvo, apparsa anche questa eccessiva rispetto a quanto accaduto realmente sul campo: “Disturba avere regalato una partita ma non è sempre soltanto colpa nostra. Non ci viene assegnato un rigore dal 1942, Plescia si vede assegnare un fischio a favore ogni 27 falli subiti. Noi siamo il Messina e meriteremmo più rispetto. Io ho sbagliato alcuni cambi ma quest’anno i torti arbitrali sono davvero troppi”.
Modica riconosce comunque i grandi meriti del Giugliano: “Se hanno 39 punti in classifica un motivo ci sarà. Nel primo tempo abbiamo fatto molto bene. Nel finale li abbiamo subiti in modo imponente e ci hanno chiuso dentro l’area. Ci siamo abbassati troppo, prestando il fianco ai loro attacchi, ci siamo difesi ad oltranza e questo mi disturba. Sono stati bravi a costringerci dietro, però noi dovevamo attaccare e non rinculare sempre”.
Il Messina frena così la sua ascesa, che l’aveva portato a ridosso della zona playoff: “Era un punto di vitale importanza per avvicinarci alla salvezza, poi evenualmente penseremo ad altro. Rimane una grande amarezza, la squadra gioca e produce. Questa volta chi è subentrato non mi è piaciuto. Nel secondo tempo, lo ribadisco, ci sono i meriti del Giugliano, che ha alzato il baricentro, voleva vincere e ci ha creduto. Però potevamo attaccare di più, essere meno leziosi e sfruttare le qualità di elementi come Zunno. Rosafio è entrato tre volte in percussione e ha messo delle palle dentro che non abbiamo coltto. Ci portiamo a casa anche delle belle cose ma sinceramente non mi bastano. Non abbiamo protestato? Non ha molto senso farlo e questa comunque è una squadra di bravi ragazzi e si vede. Dispiace perchè non vorrei ci fosse un passaparola tra gli arbitri, che ci penalizzano regolarmente, ignorando tantissimi interventi sui nostri attaccanti”.