L’Infodrive Capo d’Orlando chiuderà la prima parte della stagione con il primato in classifica solitario del girone H e 8 punti in cascina (frutto degli scontri diretti con le prime quattro) per affrontare la seconda fase che prevede il mini-girone composto dalle prime quattro del girone H insieme alle prime quattro del girone G (Campania/Puglia). Otto squadre per sei posti disponibili per i play-off promozione, a cui si aggiungeranno le altre due squadre che arrivano dal girone Play-in Slver di metà classifica.
Dunque tra poco inizieranno le partite da dentro o fuori, quelle che contano, che i tifosi paladini sono abituati a vivere da tanti anni da protagonisti, con grande passione e partecipazione. Partirà dunque da 8 punti ma con il rammarico perchè potevano essere 10 con la giusta dose di attenzione e determinazione a Sala Consilina. La squadra ha perso di pochi punti (72-76) su di un campo molto difficile ma la sensazione è che la vittoria era alla portata con una maggiore precisione e lucidità in attacco nei momenti cruciali del match.
Rabbia positiva che deve trasformarsi in pronto riscatto nell’ultima partita della stagione regolare, perché anche se non conta nulla ai fini della classifica, si tratta sempre del “derby” per eccellenza. Affrontare Barcellona evoca imprese e ricordi importanti per tutti ma, soprattutto, c’è da riscattare la partita dell’andata e questo lo sanno bene il coach, i giocatori e tutti i tifosi orlandini che saranno presenti in massa domenica alle ore 18 all’Infodrive Arena.
Coach Domenico Bolignano ha stilato un bilancio della regular season biancoazzurra, chiusa con il primato in classifica: “È un risultato importante che premia il lavoro fatto fino ad oggi dai ragazzi. Quello che mi piace di più di questo gruppo è la capacità di reagire nei momenti di difficoltà, di riuscire a rialzarsi ogni volta che abbiamo vissuto momenti difficili. La cosa che mi piace di meno ancora non la posso dire e voglio aspettare fine stagione per dirvelo, se mai ve lo dirò”.
Chi ha avuto la crescita e il miglioramento che ti aspettavi in squadra? “Sono molto contento perché tutti i giocatori più giovani sono cresciuti e hanno avuto la possibilità di migliorarsi durante questa prima parte della stagione. Si sono fatti trovare sempre pronti e questo per le rotazioni della squadra e per fare rifiatare i veterani è stato e sarà ancora un fattore fondamentale”.
Delle avversarie da affrontare nella seconda fase del girone I quale ti stimola maggiormente? “Le squadre della seconda fase hanno tutte roster molto competitivi, l’altro girone è stato equilibrato e ancora all’ultima giornata si devono stabilire la terza e la quarta classificata. Quello che ritengo più stimolante è comunque la possibilità di giocare partite intense e competitive con maggiore continuità”.
Capo d’Orlando e il basket, amore e passione per la squadra: “Un posto magico, particolare. Si percepisce a pelle la voglia di riscatto e di tornare nei campionati maggiori, quelli che hanno regalato emozioni indimenticabili e scalfite nei cuori di tutti. I risultati ottenuti nella storia orlandina sono ancori vivi e presenti negli occhi e nel cuore della gente. Noi lo sentiamo forte l’amore dei tifosi come anche il rispetto degli avversari per questo Club, una responsabilità che ci prendiamo e che vogliamo trasformare in energia positiva per ottenere i migliori risultati possibili”.
Ultima di regular season contro il Basket Barcellona. All’andata è stata una sconfitta con una cornice di pubblico importante, che l’ambiente vuole ribaltare: “L’ultima partita della prima fase, con il primato conquistato, in termini di classifica non ha significato. In termini di campo invece ci serve molto per rialzare la testa dopo la sconfitta di Sala Consilina. Dobbiamo ripartire e conquistare la vittoria perché sappiamo che si tratta di un derby, una partita molto sentita da parte di tutti. Ci stiamo preparando al massimo e sono certo che giocheremo al massimo per i nostri tifosi, per noi stessi e per la storia dell’Orlandina”.