Daniel Dumbravanu è il sesto volto nuovo in casa Messina. Il difensore moldavo si è presentato in conferenza stampa al “Franco Scoglio”: “Ringrazio il direttore e la società per la fiducia. Ho sentito Marco Rosafio nei giorni scorsi, mi ha detto soltanto cose buone di questa società”.
Rosafio aveva giocato appena 286 minuti a Ferrara. A Messina in quattro gare ha già trovato il gol ma soprattutto con il suo innesto sono cambiati modulo e rendimento di compagni come Emmausso e Zunno. Per Dumbravanu alla Spal 120 minuti in Coppa Italia, contro una sua ex squadra, la Lucchese. In campionato invece soltanto panchine: “Sono pronto, non vedo l’ora di scendere in campo per aiutare la squadra. Un calciatore sa quanto gli mancano la partite e la sensazione che ti dà soltanto giocare, che con le parole non si può descrivere facilmente”.
Dumbravanu è un centrale, alto ben 192 centimetri, abituato a giostrare con moduli differenti: “Ho giocato più spesso in una difesa a tre come braccetto di sinistra ma mi adeguo alle preferenze del mister, gioco dove serve. Posso fare tranquillamente il centrale di sinistra in una difesa a quattro”.
Anche Rosafio non vedeva l’ora di rimettersi in discussione, in un ambiente differente, anche in considerazione del terzultimo posto degli emiliani: “Purtroppo la Spal è in una situazione difficile. Si partiva per vincere il campionato e ora è in tutt’altra posizione. Inutile commentare le scelte che sono state fatte. Ormai è il passato, penso al presente e con la mia testa sono concentrato soltanto sul Messina, per aiutarlo”.