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Igea, Calafiore: “Ambiente vicino anche nei momenti no. Dobbiamo sdebitarci”

Dopo sette sconfitte consecutive, l’Igea Virtus ha centrato l’impresa della stagione contro il Siracusa, a cui ha inflitto la prima sconfitta del campionato. I barcellonesi sono attesi dalla fondamentale trasferta sul campo del Portici, al quale contendono un posto al sole, al di fuori della temuta zona play-out.

Igea Virtus
Trombino e Ordonez contro il Siracusa (foto Andrea Rosito)

Ne è consapevole l’esperto centrocampista Claudio Calafiore: “Già martedì abbiamo archiviato la partita precedente. Abbiamo lavorato in settimana per preparare una delicata trasferta contro una diretta concorrente per la salvezza. Il Portici come noi ha avuto un cammino un po’ difficoltoso, ma ha qualità e quantità. Butterà il cuore oltre l’ostacolo per fare punti. Bisogna restare sempre sul pezzo, concentrati”.

Bisogna dare seguito al grande pomeriggio del D’Alcontres: “Dobbiamo dimostrare che non è stato un caso. Non conta se giochiamo dentro o fuori, dobbiamo portare un risultato positivo a casa. Qui ho trovato ragazzi che già conoscevo. Il clima nello spogliatoio è leggermente più sereno ma non abbiamo ancora fatto nulla. Di certo dopo una vittoria ci sono più morale, fiducia ed entusiasmo che erano mancati nelle ultime settimane”.

Igea Virtus
Ferrigno fa festa con i tifosi (foto Salvo Miano)

L’ex Sant’Agata evidenzia il grande supporto arrivato da società e tifosi: “Nonostante le difficoltà e il brutto periodo l’ambiente ci ha sempre trasmesso serenità ed è stato al nostro fianco. La società è unita, utilizza il bastone o la carota quando è necessario. Siamo orgogliosi di avere questi tifosi, rappresentano un motivo in più per lottare e sudare la maglia. Meritano che la squadra raggiunga l’obiettivo, onorandoli. Li abbiamo ringraziati, promettendo il massimo impegno”. 

Tra le piacevoli rivelazioni stagionali c’è il giovane portiere Michelangelo La Rosa, classe 2006, autore di una parata prodigiosa contro la Fenice Amaranto: “Sono originario di Santo Stefano di Camastra, sono stato due anni a Sant’Agata e sono cresciuto soprattutto nella New Eagles. Sono contentissimo di avere trovato una piazza del genere e una categoria in cui non avevo mai giocato, ho accettato subito. Non mi aspettavo di giocare così tanto. Ringrazio il mister per la fiducia, i compagni che mi hanno aiutato molto, la società e i tifosi, che ci hanno sempre supportato”.

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