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Emmausso: “Avevo lasciato il calcio per lavorare. Modica mi ha cambiato la vita”

Negli studi di Rtp, l’attaccante del Messina Michele Emmausso ha parlato senza filtri del suo passato, ripercorrendo tutte le tappe di una carriera, nata ad un passo da casa, nel centro napoletano di Caivano. “Ho iniziato alla Boys Caivanese, che faceva la Promozione ma in passato aveva giocato anche la serie D. Abbiamo vinto il campionato ma io ero giovanissimo e non sono mai stato schierato”. 

Emmausso
La rovesciata di Emmausso in Messina-Taranto nel 2017 (foto Giovanni Chillemi)

I primi numeri sono arrivati nel torneo successivo: “In Eccellenza a 17 anni ho firmato qualche prodezza, giocando davvero bene. Giocavamo anche su campi difficili, contro Savoia ed Ercolanese. Lì se esageri i difensori entrano duro, succede spesso… In estate mi è arrivata la chiamata del Genoa e ho firmato per quattro anni”. Dopo l’esordio nella Primavera rossoblù le prime esperienze tra i professionisti, con una sfida simbolo proprio a Messina.

Con i pugliesi due reti, la prima in riva allo Stretto: “Con il Taranto a 18 anni ho firmato il mio primo gol da professionista proprio al “Franco Scoglio”, in rovesciata. Ricordo bene quella partita, sono subentrato molto bene. Credo non sia stato un caso e infatti quando quest’estate ho firmato un biennale proprio qui ho pensato che era destino. Mi sono detto che sarebbe successo qualcosa di grande”.

Michele Emmausso
Michele Emmausso celebra una delle nove reti con la Vibonese

Dopo le due marcature a Taranto (una settimana dopo la trasferta di Messina il gol alla Virtus Francavilla), altre due reti nel Siena, contro Pro Piacenza e Prato. I bianconeri, dopo avere eliminato Reggiana e Catania, si arresero però nella sfida promozione al Cosenza: “Ho perso la finale playoff a 19 anni. Alla Reggina invece non è andata bene (soltanto un assist contro il Siracusa, ndc). A Cuneo ho realizzato un gol contro l’Entella ma a fine anno siamo falliti e sono rimasto senza squadra”. 

Per Emmausso un momento nerissimo, che stava per coincidere addirittura con un ritiro ampiamente anticipato: “Non mi voleva nessuno. Avevo smesso di giocare e sono andato a lavorare. Il 28 agosto mi arrivò la chiamata del direttore della Vibonese, che mi chiede di fare due settimane di prova lì da loro. Dopo quattro anni di C non me lo aspettavo. Ho lavorato tantissimo con il mister, mi ha fatto un mazzo così, facendomi correre mattina e pomeriggio. Non mi sarei mai aspettato un impatto simile”. 

Emmausso
Emmausso in gol con il Campobasso contro il Catania (foto Eric Moscufo)

A dispetto della fatica, il 2019 in Calabria è stato un anno fondamentale, caratterizzato da ben nove marcature e tre assist: “Per questo ripeto sempre che Giacomo Modica mi ha cambiato la vita. Anche Michele Mignani, che ho avuto a Siena, è stato per me un ottimo allenatore ma l’allenatore che ho ritrovato a Messina rimane il mio preferito, per umanità e saggezza: è unico”.

La crescita mostrata a Messina non è una novità nella carriera di Emmuasso, che cambiò marcia anche due anni fa: “A Campobasso ho giocato un girone d’andata normalissimo, poi il ritorno a tutto gas. Nelle statistiche ufficiali, che recitano sei gol, mi manca quello con il Catania che è stato estromesso e quindi mi è stato tolto”.

Emmausso
Emmausso invoca l’urlo della Curva Sud all’andata contro la Turris (foto Paolo Furrer)

A dispetto dei grandi numeri, mostrati ad esempio a Caserta, il talentuoso napoletano non ha ancora spiccato il volo verso il grande calcio: “Sicuramente le colpe sono anche mie. Ho qualche rimorso perché potevo fare qualcosa in più negli anni scorsi. Però sono migliorato negli allenamenti e in tanti altri aspetti. A 26 anni sono cresciuto e sto cercando con gli anni e le partite di trovare maggiore continuità”.

Anche domenica Modica, pur lodando il “calcio fantastico di Emmausso”, ha rimarcato come a volte appaia ancora troppo lezioso. Emmausso non si nasconde e spiega cosa lo origina: “Quando siamo in vantaggio o ho segnato, ho qualche eccesso di fiducia. Mi rivengono in mente le scene di quando stavo a Scampia, con i miei compagni, dove ci si condeceva qualche colpo di tacco o di spalla. Lì ci sono davvero tanti talenti per strada. Non lo faccio apposta, mi viene spontaneo… Sono consapevole di dovere migliorare”.

Emmausso
La progressione di Emmausso

Domenica c’è la Turris, appena affidata ad un nuovo tecnico, Menichini. Per il Messina un durissimo test: “Troveremo una squadra affamata, con un nuovo allenatore e questo ti cambia anche mentalmente. Sarà ancora più difficile. Il campo peraltro è molto vicino agli spalti e lì il pubblico si sente tantissimo. Per questo ci stiamo preparando con mentalità e abnegazione”.

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