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Rosafio: “Per Modica è una delle sue migliori squadre. A Messina per sbloccarmi”

Non ci ha messo molto ad accettare la corte del Messina e del suo ex allenatore. Il ritorno a casa di Marco Rosafio ha fatto felici davvero tutti. L’attaccante è stato ospite della trasmissione “Antenna Giallorossa” su Rtp: “Il mister mi ha detto che potenzialmente era una delle migliori squadre da lui allenate. Ha corsa, qualità e forza. Mi ha detto che non riusciva a farla esprimere per come intende lui il calcio. In allenamento ho visto che effettivamente il Messina ha tutte le caratteristiche per fare bene. Mi ha fatto piacere ma un po’ me l’aspettavo”.

Rosafio osserva il pallone (foto Paolo Furrer)

Subito impiegato con la maglia biancoscudata sia contro il Cerignola che nella vittoriosa trasferta di Caserta, ha già giocato 150 minuti, praticamente la metà di quanti ne aveva disputati a Ferrara nei primi sei mesi: “Nella Spal ho avuto problemi extra-calcistici, è stato un periodo un po’ particolare. Eravamo partiti per vincere il campionato e ci siamo ritrovati nella bassa classifica. Ho iniziato a giocare poco e ho perso condizione. Non riuscivo a reagire a livello caratteriale”.

La trattativa che non si è concretizzata in estate si è riaperta in inverno, andando questa volta a buon fine: “Con il direttore della Spal Filippo Fusco abbiamo deciso di fare un’altra esperienza in prestito, per giocare e ritrovarmi. Era felice di mandarmi qua perché conosce Modica e ha compreso la mia voglia di ritornare a Messina. Il ds Domenico Roma mi aveva cercato in estate. L’ho chiamato per dirgli che ero in uscita, soltanto dopo ho sentito il mister. Volevo mettermi in discussione”.

Firenze e Rosafio
Firenze abbraccia Rosafio (foto Paolo Furrer)

Al “Pinto” l’esterno italo-svizzero ha propiziato il primo gol di Emmausso: “Abbiamo provato alcuni schemi sugli angoli. Io solitamente calcio verso il primo palo, questa volta verso il secondo e il portiere è stato quasi scavalcato e ha respinto corto su Emmausso. I ragazzi hanno giocato poco con il 4-2-3-1 ma con le nostre caratteristiche li possiamo sfruttare entrambi, anche in base alle caratteristiche dell’avversario”.

Rosafio è rimasto colpito dallo spogliatoio giallorosso: “A livello umano ho trovato un gruppo molto unito, spettacolare. I grandi come Fumagalli vogliono migliorarsi giorno dopo giorno e sono arrabbiati se in allenamento non si dà tutto. Sono un esempio per i giovani, che li seguono. Non possiamo sbagliare atteggiamento, dobbiamo sacrificarci per i compagni”.

Rosafio subito titolare

E proprio Fumagalli è l’eroe della settimana: “Il servizio del Tg1 mi ha emozionato, avevo i brividi. Era con le lacrime agli occhi, credo sia una circostanza unica. Solitamente il figlio lo porti in braccio per la passerella ad inizio partita… Ermanno è un calciatore molto importante, Jacopo peraltro era cresciuto a Caserta”.

L’ex Cittadella è convinto che l’attacco possa scuotersi presto:Ragusa e Plescia hanno caratteristiche importanti e devono soltanto sbloccarsi. Quando sei in difficoltà non è facile svoltare da un momento all’altro. Può bastare un episodio. Sapere che c’erano anche loro è stato fondamentale nell’accettare Messina. Zona? È entrato bene a Caserta”.

Rosafio e Roma
Rosafio e il ds Roma con la maglia del Messina

Rosafio, reduce dalla promozione in B con la Reggiana, è tornato a Messina, dove nel 2017/18 realizzò 12 reti: “È stata la stagione che mi ha fatto cambiare marcia, insieme a quella con Modica nella Cavese. La vittoria del campionato da primo in classifica è stata un’emozione che non riesco neppure a descrivere, in assoluto la più grande”.

In riva allo Stretto vuole essere ancora protagonista, pensando magari ad andare a segno davanti ai propri tifosi già domenica: “Tornando verso Messina sono riemersi tanti ricordi. Ho pubblicato una storia e ricevuto tantissimi messaggi. Ho bisogno del gol, spero di segnarlo presto. Ci proverò, bisogna tirare in porta per farcela. Anche a Caserta cercavo sempre di finalizzare l’azione. Il Taranto? Sarà molto rinnovato. Hanno un bell’organico, la partita va preparata bene, con testa”.

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