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Cangelosi: “Non c’è nessuno da salvare, lo considero un passaggio un vuoto”

Dopo dodici risultati utili consecutivi è arrivata per la Casertana la sconfitta che nessuno tra i rossoblù si aspettava. Nel silenzio di un “Pinto” a porte chiuse la squadra allenata da mister Vincenzo Cangelosi è stata spazzata via dal Messina, ben più di quanto dica il 2-0 finale sancito dalla doppietta di Emmausso. Il tecnico dei campani, legato a Giacomo Modica da una profonda amicizia e dalla scuola zemaniana, ha analizzato così la deludente prova dei suoi: “Non abbiamo giocato, non abbiamo fatto ciò che prepariamo ogni settimana, c’era troppo confusione, eravamo lunghissimi. Lo ritengo un passaggio a vuoto, anche perché non c’è nessuno da salvare. Se capita a tutti contemporaneamente lo considero così. Probabilmente non sono riuscito a far capire alla squadra quali fossero i pericoli che ci poteva riservare una partita del genere”.

I capitani Manetta e Casoli (foto Paolo Furrer)

La Casertana ha così sciupato la grossa occasione di accorciare le distanze dalla capolista Juve Stabia, venendo oltretutto agganciata al secondo posto da Picerno, Avellino e Crotone. “Venendo da una scia di risultati utili molto lunga  probabilmente avrei dovuto essere più incisivo. Ho sempre detto che in questo campionato tutti possono vincere con tutti e tutti possono perdere con tutti, a prescindere dal nome dell’avversario. Certo fa male, perché tutti si aspettavano una vittoria che potesse avvicinarci ulteriormente alla prima posizione, ma ricordo che siamo secondi e che siamo partiti con tutt’altri obiettivi. E questo non va dimenticato solo perché abbiamo perso la partita. Ho sempre detto che a marzo, vedendo dove saremo, potremo ragionare in un certo modo, adesso non mi fascio la testa per una sconfitta”.

“Il Messina ha fatto meglio di noi e ha meritato di vincere, noi abbiamo fatto male e costruito poco o niente, non abbiamo giocato da squadra. La considero la prima vera sconfitta – ha aggiunto Cangelosi – visto che le prime due sono venute in un momento particolare. Chiaro che questa battuta d’arresto deve essere da monito a non abbassare mai la guardia e di partita in partita essere sempre al massimo. Ma senza dimenticare quello che questi ragazzi hanno fatto fino adesso”.

 

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