Il Messina sbanca il “Pinto” e Giacomo Modica si gode il 2-0 di Caserta: “Una bella vittoria, ma soprattutto una bella prestazione. Abbiamo giocato secondo me un grande calcio e sono contento di quello che hanno fatto i miei ragazzi. La Casertana è forte, non perdeva da ottobre. Siamo stati bravi a prenderli, mettendoli subito in difficoltà, poi ci siamo anche divertiti a costruire, avendo fatto due gol, potevamo farne qualcuno in più, ma ciò non toglie i meriti dell’avversario. Hanno fatto un capolavoro di campionato, mentre noi siamo andati molto a fasi alterne, ma oggi mi voglio godere la prestazione di questi ragazzi favolosi”.
Eppure il risultato poteva essere ben più largo, date le innumerevoli occasioni create. “Abbiamo sbagliato poco e capitalizzato meno di quanto costruito. Andiamo avanti, ogni partita fa storia a sé, abbiamo regalato tanti punti in questo campionato, ma conosciamo la nostra dimensione e abbiamo l’obbligo di portare avanti quello che è l’iter dell’azienda, schierando qualche ragazzo, pensando al minutaggio, che parte dalla prima di campionato, non da ora, dunque siamo in linea con il programma. Abbiamo sbagliato qualcosa, ma ne abbiamo anche indovinate, anche se ogni tanto sembra che sia tutto da buttare, però non è così. La squadra si diverte insieme, abbiamo fatto delle cose importanti oggi, quindi mi va di spendere due parole per l’impegno, la dedizione e la volontà di fare la partita a Caserta. Siamo venuti qui anche con tre ragazzi presi in settimana dal settore giovanile, eravamo in piena emergenza e questo la dice lunga sullo spirito della squadra”.
Con il collega e amico Cangelosi sono accomunati dallo stesso credo calcistico. “Se pensate alla storia mia, di Cangelosi e di Zeman siamo figli di un certo padre. La nostra filosofia è vincere, combattere, giocare a calcio, a prescindere dal risultato, che fa parte di questo lavoro. Si vince, si perde o si pareggia, gli altri sono influenzati da un risultato negativo, ma se c’è del lavoro alcune volte si possono fare complimenti quando si perde e non dire nulla quando si vince. La squadra ha voglia di migliorarsi, il campionato lo vince uno, poi gli altri sembrano tutti sconfitti, però bisogna capire cosa si vuol fare, cosa mangiare e che condimento mettere. Tutto è legato alla qualità e al budget”.
Jacopo, il figlio di Fumagalli, non ha fatto il suo ingresso in campo e l’esordio tra i professionisti, ma la giornata resterà comunque memorabile per tutti. “Ho dovuto guardare prima alla sostanza del risultato, la classifica piange, non è il momento di fare esperimenti. Ho inserito chi ritenevo giusto per portare a casa la vittoria”.
Dal classico 4-3-3 al 4-2-3-1 anche per scelte forzate. Un modulo che ha sorpreso la Casertana. “Ho cercato di disturbare il loro play attraverso un interprete bravissimo sia in fase di difesa schermando Proietti che in ripartenza. Abbiamo cambiato anche per una situazione di necessità dovendo mettere i tre under, più il quarto Zona che è entrato dopo, e siamo stati pure un po’ fortunati. La Casertana non è stata all’altezza delle aspettative fino ad oggi, ma questo non toglie loro meriti, è un ambiente favoloso costretto a non poter vedere la partita per l’assenza di pubblico. Sono convinto che faranno molto bene, è un percorso diverso dal nostro, con la possibilità di essere alla fine bravi tutti e due”.