Il terzino destro del Messina Giuseppe Salvo, rivelazione stagionale, è stato ospite di “Antenna Giallorossa” su Rtp, dove ha commentato il ko con l’Audace Cerignola, gara che lo ha visto senza dubbio tra i migliori in campo: “È stata una partita condizionata dall’espulsione ma non abbiamo mai smesso di crederci. Abbiamo creato qualche occasione per trovare il gol, lottato e reagito da squadra, trovando l’1-1”.
Sull’1-2 hanno pesato le disattenzioni della retroguardia, specie in occasione del rosso per fallo da ultimo uomo rimediato da Ortisi che ha costretto i peloritani all’inferiorità numerica dal 28′ del primo tempo: “Purtroppo eravamo schierati male, le marcature preventive sono determinanti, anche io potevo fare due passi indietro. Nella ripresa siamo un po’ calati e dopo il 2-1 ci siamo abbattuti”.
Salvo ha ripercorso le tappe della sua carriera, iniziata tra Messina e provincia: “Sono cresciuto nel settore giovanile della Folgore Milazzo, poi al Camaro con mister Giuseppe Cosimini, a cui devo moltissimo. Lì ho giocato anche a piede invertito, a sinistra. Chiaramente Modica chiede sovrapposizioni e sarebbe complicato farlo oggi in C”.
A seguire il trasferimento a Caltanissetta: “Sono stato in Eccellenza alla Nissa, dove ho avuto un presidente che sento ancora oggi quasi ogni settimana. Poi alla Sancataldese in D, con 35 presenze tra campionato e Coppa Italia. L’anno scorso ero a Sestri Levante, con Marco Firenze”.
Un anno fa esatto il sogno che si realizza, con il ritorno nella sua città: “A gennaio è arrivata la chiamata irrinunciabile del Messina. Rimanere in famiglia e giocare a calcio qui è un grande onore. Io sono di Villafranca, i miei mi seguono molto, hanno fatto tanti sacrifici e gli devo tanto”.
Salvo non aveva però trovato spazio con Raciti nella scorsa stagione: “Non è stato un primo anno facile, ma mi è servito per crescere. Anche in questo campionato, a novembre, abbiamo avuto delle difficoltà. Nelle prime partite avvertivo un po’ di tensione, poi acquisti sicurezza giocando e tutto riesce più facilmente”.
Il terzino destro sta adesso crescendo grazie ai compagni: “I nostri attaccanti hanno caratteristiche diverse. Zunno è rapido e veloce, non a caso soffro a marcarlo in partitella. Cerco di apprendere molto da Lia e da chi ha più esperienza. Penso a dare il massimo e cerco di fare quello che mi chiede il mister”.
Domenica per il Messina un test da brividi sul campo della Casertana vice-capolista: “Andiamo ad affrontare una grande squadra che non a caso si trova in quella posizione. All’andata abbiamo giocato una bella partita, trovando il gol del vantaggio, poi su una disattenzione hanno pareggiato. Era comunque un punto importante, loro hanno un grande organico”.
La lotta salvezza si annuncia serrata, con i giallorossi attualmente ad un punto dalla Turris: “A gennaio si rinforzano in tanti ed è un altro campionato. Bisogna giocare da squadra, siamo il Messina, una squadra blasonata, i tifosi dopo anni di sofferenza non meritano queste posizioni. Dobbiamo provare a fare punti in una trasferta difficile”.