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Fumagalli: “Il Messina chiude l’anno in crescita. Servono cuore e cazzimma”

Il portiere Ermanno Fumagalli è amareggiato perché il Messina aveva assaporato la possibilità di vincere la terza gara in quattro giornate: “Un gran primo tempo, avevamo il pallino del gioco e creavamo tanto. Poi una disattenzione su rimessa laterale e ci hanno punito sulla loro unica vera azione. Nella ripresa abbiamo provato a creare qualcosa ma non eravamo fluidi e al di là del palo di Ortisi non abbiamo giocato come nel primo tempo”.

Curva Sud
Uragano Cep in Curva Sud

Dopo un novembre da horror, si chiude da imbattuti dicembre: “Ci siamo ripresi in queste quattro partite. Ci tenevamo tantissimo a chiudere a 21 punti. Ci abbiamo provato invano, lavorando possiamo arrivare ad una salvezza tranquilla. Il momento brutto penso che sia passato, ci siamo ricompattati, ci siamo detti quello che era necessario e nelle ultime quattro partite si è visto un altro Messina. Forse a Potenza avevamo giocato meno bene”. 

Nel corso del primo tempo anche un urlaccio dopo un rinvio. Fumagalli ci scherza su: “Volevo fare gol come Lewandowski un anno fa con il Monterosi… Pensavo di prendere i difensori in controtempo ma è partito un missile. Nel nostro gioco dobbiamo provare a sorprendere gli avversari anche sui rinvii. In attacco si è sacrificato molto Zunno, chi ha giocato ha dato il massimo”. 

Ortisi
Ortisi in pressione su un avversario

Il girone di andata è stato istruttivo per i tanti giovani in rosa: “Ci ha insegnato tanto, che puoi vincere con chiunque e allo stesso modo perdere con tutti. Finchè dai tutto te stesso e lotti su ogni pallone non hai nulla da rimproverarti. Non abbiamo chiuso come volevamo ma abbiamo capito come funziona questo girone C. Dove non arrivi con la tecnica servono cuore, ardore e cazzimma. Auguro a tutti buon Natale ai tifosi e alla gente di Messina”. 

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