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Messina

C’è la Juve Stabia capolista. Il Messina prova a schiodarsi da quota 11 punti

La classifica piange e l’avversario di giornata sembra il meno indicato per risollevarsi. Al “Franco Scoglio” sarà di scena infatti la Juve Stabia capolista, capace fin qui di conquistare ben 29 punti, frutto di otto vittorie, cinque pareggi e una sola sconfitta, maturata a Caserta. 16 le reti realizzate, una in più rispetto al Benevento, quattro in più del Messina. Appena 5 quelle subite: in ben dieci gare su 14 i campani hanno mantenuto la porta inviolata.

Plescia
Il Messina dovrebbe recuperare finalmente Plescia

Merito del portiere senegalese Thiam, ex Spal, che ha già neutralizzato tre rigori, contro Taranto (Cianci), Turris (De Felice) e Brindisi (Ganz), mettendo la sua firma su 7 punti. Grande continuità anche per i centrali difensivi Bellich, prelevato dal Vicenza e autore già di tre reti, e Bachini, che era compagno di Domenico Franco nella Lucchese. A centrocampo significativo l’apporto di Leone e Buglio, che erano assieme a Siena. In attacco fin qui sempre impiegato Piscopo, l’anno scorso a Pordenone, a segno nella recente trasferta di Taranto. 

I campani saranno privi di tre squalificati, gli esterni difensivi Baldi e Mignanelli e la punta centrale Candellone. Out anche l’infortunato Piovanello, che comunque era partito titolare soltanto in sei gare ed era sempre stato sostituito. La capolista ha le armi per rimpiazzarli. Il Messina dovrà superarsi e tornare la squadra propositiva e divertente ammirata a Crotone, ma anche a Picerno e Cerignola. In casa ha ottenuto fin qui le uniche due vittorie, contro Avellino e Giugliano, l’ultima quaranta giorni fa, mentre in trasferta l’acuto manca da marzo.

Michele Emmausso
Michele Emmausso in allenamento (foto Antonio Caroè)

Il tecnico Giacomo Modica, confermato nonostante i due punti ottenuti nelle ultime sette gare, ha cercato in settimana di pungolare il suo gruppo, bloccatosi di colpo anche al di là dei propri limiti. L’obiettivo è sfatare la “maledizione” di quota 11 punti, la stessa con cui l’Acr concluse il girone di andata un anno fa, che ha raggiunto lo scorso 29 ottobre a Crotone ma poi non ha più superato. Regolarmente a disposizione Fumagalli, rientrato in gruppo soltanto giovedì. Out il centrocampista Buffa. Non è al meglio Lia, mentre sembrano finalmente recuperati Ferrara, Plescia e Luciani.

Davanti a Fumagalli dovrebbero agire Manetta e Ferrara (in lizza ovviamente anche Pacciardi), con Ortisi e Salvo sulle corsie. Il jolly resta Polito, impiegabile sia in mezzo che sulla fascia destra, anche se questo rimescolerebbe le carte in ottica under. In mezzo al campo il rientrante Frisenna dovrebbe tornare al fianco di Firenze e Franco. In avanti Scafetta (o Zunno) e capitan Ragusa dovrebbero agire ai lati di Plescia.

Benevento
Improta celebra la sua rete, l’amarezza di Lia

Da non scartare eventuali varianti tattiche, anche se la squadra ha quasi sempre lavorato sul 4-3-3 fin dall’estate. Allo stadio saranno ospiti 50 tifosi provenienti da Santa Lucia del Mela e gli studenti degli istituti “Leonardo da Vinci” di Milazzo e “Verona Trento” di Messina.

L’auspicio, al di là del risultato, che resta comunque determinante dopo quattro sconfitte consecutive, è di rivedere almeno una squadra grintosa e combattiva. È quello che ha auspicato alla vigilia anche il tecnico Modica.

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