Il Messina è pronto ad ospitare la Juve Stabia, capace fin qui di incassare appena cinque reti in 14 gare, ma costretta a fronteggiare tre squalifiche. Il tecnico Giacomo Modica invita a concentrarsi: “Non ci devono interessare le loro assenze. Non possiamo guardare l’avversario, potrebbe arrivare anche la Juventus. Serve una prova importante, di rispetto e orgoglio, anche per la nostra dignità. Mi aspetto una prestazione e un piglio differente rispetto alle ultime uscite casalinghe. I numeri dicono che hanno perso soltanto una volta, hanno grande ritmo e intensità di gioco, ma se pensiamo a questo non dovremmo neppure presentarci”.
La capolista fin qui ha perso soltanto a Caserta e in casa non ha subito neppure una rete, grazie allo scatenato Thiam, capace di neutralizzare tre rigori. Numeri che spiegano il meritato primato: “La classifica dice tutto, ma non abbiamo tempo per pensare alla loro posizione. Dobbiamo concentrarci sui nostri problemi. Gli ultimi avversari che abbiamo affrontato hanno dimostrato di essere più forti di noi. Per cui usando la testa dobbiamo cercare di uscire dal momento di difficoltà, di cui ci assumiamo le responsabilità. Non cerco scuse o alibi, ma non eravamo fenomeni prima e non possiamo essere diventati di colpo dei brocchi”.
Modica vuole lasciarsi alle spalle un novembre da incubo, in cui la squadra non è riuscita ad andare a segno: “Dobbiamo venirne fuori, anche l’Avellino aveva iniziato male. Del Sorrento dissi che non era una cattiva squadra e anche il Giugliano che era stato sottovalutato da tanti sta facendo cose importanti. Sono cicli e momenti. Dopo nove giornate empaticamente eravamo il Messina più bello degli ultimi anni, possiamo tornare a proporre un calcio gradevole”.
Tifoseria e giornalisti non hanno lesinato critiche, anche perchè l’Acr per il terzo anno consecutivo sta soffrendo nel girone di andata e la rimonta salvezza non sarà semplice. Il tecnico mette qualche puntino sulle i: “La città parla tanto, quattro sconfitte non si possono dimenticare come i punti persi e regalati, che pesano. Dobbiamo onorare e sudare la maglia, ultimamente non ci siamo riusciti. In settimana ci siamo ritrovati come gruppo per capire dove migliorare per riconquistare la simpatia dei tifosi. Ci siamo ricompattati per capire se c’erano margini per essere ancora squadra. Non sono stupido ma chiedo rispetto, anche alla stampa”.
Dai convocati è stato escluso soltanto Simone Buffa, aggregati anche i giovani del vivaio Di Bella e Santoro: “Abbiamo avuto qualche problema la settimana scorsa. Luciani e Plescia sono tornati a lavorare dopo una sosta forzata per i problemi alla caviglia e al flessore. Stiamo provando a recuperare Lia, che purtroppo resta un punto interrogativo”.