Se il Messina viene da tre sconfitte consecutive e ha racimolato appena un punto in cinque gare, lo stesso Foggia non trova la vittoria da cinque giornate, pur essendo reduce dal pesantissimo pari strappato sul terreno della capolista Juve Stabia. Sulla strada dei giallorossi ci sarà domenica allo “Zaccheria” l’ex Luigi Carillo, che in conferenza stampa è ritornato sullo 0-0 di Castellammare, prima di presentare la prossima sfida: “Per noi è un punto molto importante in casa della capolista, andare lì non è semplice per nessuno. Trovavamo una squadra in grande fiducia, abbiamo fatto un’ottima partita e il pari ci ha dato morale”.
“Non c’è differenza tra difesa a tre o quattro – ha spiegato il difensore – i giocatori sono a disposizione e si adattano bene ai due sistemi. Al mister piace variare anche in base all’avversario e noi siamo dei professionisti. Sono movimenti completamente diversi ma siamo giocatori duttili e lo abbiamo dimostrato”.
Il campionato del Foggia, finalista dei playoff nella scorsa stagione, non è ancora decollato, complice qualche passo falso di troppo. “Quando si preparano partite contro squadre blasonate o più in alto in classifica è più facile trovare gli stimoli, ma parlerei di step che questo Foggia può superare. Sappiamo che qualcuna potevamo farla meglio, sebbene abbiamo steccato poche volte, a Picerno o nel primo tempo di Francavilla, mentre con il Sorrento è mancato il gol della vittoria. Dobbiamo cercare di migliorare con le piccole, sempre tra virgolette, perché in questo campionato sono tutte sfide difficili, fa parte della nostra crescita mentale e cerchiamo di lavorarci”.
Per Carillo si è trattato di un ritorno nel girone C dopo l’esperienza a Novara. “La piazza di Foggia mi ha colpito positivamente, sapevo a cosa andavo incontro, ero alla ricerca di determinate emozioni e anche pressioni. Indossare questa maglia porta pure delle responsabilità, sono contento di quello che sto vivendo, di come mi trovo nel gruppo e di come si sta in città. Il mio rendimento? Amo lavorare e cercare il miglioramento, non sta a me dare un giudizio, ma si può sempre fare meglio. Sono felice da difensore quando la squadra non prende gol, se si vince ancora di più”.
Tra le file del Messina, indossando anche la fascia di capitano, ha vissuto da protagonista la rimonta salvezza del 2021/2022, dal fondo della classifica alla permanenza in C con un turno d’anticipo sotto la gestione Raciti. “Spero che abbiamo superato questo caso fisiologico e che domenica potremo ritornare alla vittoria. A Messina ho dei bei ricordi, è stato un anno non semplice per me e per tutta la squadra, abbiamo vissuto tante difficoltà dentro e fuori dal campo, lo ricordo con grande affetto. Lì ho lasciato tanti amici, è un’emozione sempre particolare affrontare le ex squadre, come è stato a Castellammare dove sono cresciuto. Dal punto di vista mentale va però affrontata come le altre, con la solita determinazione e cattiveria agonistica. Sono sicuramente contento di ritrovare il Messina da avversario”.
La valutazione del Messina di oggi, guidato in panchina da Modica, è piuttosto chiara: “Di solito le squadre che lottano per la salvezza puntano ad un gioco più di concretezza e da categoria. Il Messina è anomalo in questo senso perché è una squadra propositiva che prova a giocare, con un’idea ben precisa e giocatori di qualità. Andrà affrontata con la massima concentrazione, senza sottovalutare l’avversario né guardare la classifica. Hanno fatto dei risultati importanti anche contro squadre buone, sono in difficoltà ma dobbiamo pensare a noi e ad andare avanti per la nostra strada”.