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Il Messina ha bisogno di una scossa. Gran sfida contro un Benevento in salute

La migliore notizia è che il lungo tour de force, comunque vada, si concluderà domenica sera. Il Messina giocherà la sua decima gara in appena 36 giorni. Un record degno dei club che militano nelle Coppe europee, tanto che fra novembre e dicembre, in due mesi tondi tondi, sono otto gli impegni calendarizzati nel complesso. Dopo la deludente prova di Taranto, che rischia di lasciare strascichi nella testa più che nelle gambe, bisognerà dare fondo alle energie residue, prima di rifiatare un po’.

Pacciardi
Pacciardi gestisce un possesso (foto Paolo Furrer)

Di certo l’avversario atteso al “Franco Scoglio” non è certo il più indicato per risollevarsi. Il Benevento, che negli ultimi sette anni ha disputato due campionati di serie A e cinque di B, è sulla carta uno degli organici più completi. Dopo il traumatico esordio nel derby con la Turris, perso per 3-1 lo scorso 3 settembre, ha saputo cambiare marcia. Sei vittorie, quattro pareggi, dieci risultati utili consecutivi con appena cinque reti subite dopo Torre del Greco. Alla terza migliore difesa fa però da contraltare un attacco che non decolla (12 gol all’attivo, come il Messina). Soltanto cinque squadre hanno segnato meno nel girone.

Importanti le conferme del portiere Paleari, dei difensori Pastina e El Kaouakibi (di origine marocchina), del centrocampista bosniaco Karic e delle punte Improta e Ciano. Tra i nuovi acquisti spiccano il terzino destro Berra, reduce da un triennio in B con Pordenone, Pisa e Sud Tirol, il mediano Talia, ex Potenza, e gli attaccanti Ferrante, argentino ex Ternana che venne seguito anche dal Messina, Marotta, l’eterno 37enne ex Igea Virtus, che l’anno scorso firmò 12 reti con la Viterbese, uno ininfluente contro il Messina, e Bolsius, olandese prelevato dalla Fidelis Andria. I tre hanno realizzato complessivamente sette reti.

Lia
Lia in azione a Taranto (foto Paolo Furrer)

Pesante la defezione di Simonetti, under scuola Roma che ha siglato una doppietta contro il Crotone e l’anno scorso firmò sei reti con l’Ancona. Atteso il ritorno da ex di Amato Ciciretti, che a Messina giocò una ventina di gare con il gol nel derby alla Reggina prima dell’amaro finale ai playout. Il romano fece benissimo a Benevento tra il 2015 e il 2018, con 16 reti e ben 21 assist tra A e B. Dopo altri cinque campionati tra i cadetti con sette maglie differenti, il ritorno in Campania, dove però fin qui ha giocato appena 13 minuti, domenica scorsa a Potenza.

In casa Acr la novità sgradita delle ultime ore è la defezione del centrale Ferrara. Davanti a Fumagalli dovrebbero esserci Manetta e Pacciardi, con Ortisi e Lia sulle fasce. Modica è tornato a parlare della gara di Taranto, toppata senza appello, difendendo però i suoi centrali, che hanno pagato lo scarso filtro dalle corsie e dal centrocampo, oltre che una staticità che forse si spiega anche con la stanchezza oltre che con l’aspetto mentale. Il reparto che potrebbe riservare sorprese è il centrocampo. In lizza per una maglia da titolare gli under Frisenna e Scafetta mentre tra gli over sembra esserci Franco in pole. Se Firenze è apparso ancora un po’ in ritardo potrebbe meritarsi invece una promozione Giunta, decisivo a Crotone e non soltanto per la rete in avvio.

Amato Ciciretti
Amato Ciciretti in azione con il Messina nel 2015 (foto Alessandro Denaro)

Gli incastri under chiariranno se potrà essere schierato un attacco più esperto, con Ragusa ed Emmausso a supporto di Plescia. Altrimenti Cavallo sembra sempre avvantaggiato su Zunno e Zammit, fin qui rimasto fuori dai radar. Più che moduli e ricorsi storici (l’ultima vittoria nei precedenti risale al 2000) conteranno però approccio, atteggiamento e corsa. E magari il supporto del pubblico, sugli spalti sempre molto più caloroso di quanto non accada sui social. Negli anticipi del sabato hanno già frenato, a sorpresa, Avellino e Foggia mentre il Latina (atteso domenica prossima in riva allo Stretto) ha stoppato ancora il Crotone. I punti in palio a Messina quindi conteranno ancora di più, sia per il Messina che per il Benevento.

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