L’Igea Virtus è uscita sconfitta da Trapani ma insieme al Canicattì è l’unica squadra del girone che nelle prime nove giornate è riuscita perlomeno a realizzare una rete contro i granata. Soddisfatto il tecnico Francesco Di Gaetano: “Abbiamo affrontato la partita a viso aperto. Nel primo tempo abbiamo cercato di chiudere le linee di passaggio, costringendoli spesso al lancio lungo, anche se non abbiamo il giro palla che mi piace. Stavamo facendo bene e abbiamo preso gol in un momento inaspettato. Un gol strano, dovuto all’inesperienza, ma i ragazzi devono crescere attraverso questi episodi”.
Il senegalese Ba e l’albanese Balla hanno consegnato il decimo successo consecutivo ai granata: “Nel secondo tempo abbiamo cambiato, ho chiesto più coraggio affidandomi a degli esterni che saltano l’uomo anche se non è facile, perché giocare contro elementi così ben strutturati fisicamente e forti tecnicamente non è mai semplice. Non è questa la partita che ci doveva dire chi siamo, anche in caso di risultato positivo lo scenario per noi non sarebbe mutato”.
Di Gaetano, da ex, è stato accoltato con grande affetto dal pubblico trapanese: “Ero abituato a vedere lo stadio pieno, è una bella sensazione quando la Curva scandisce il tuo nome, tornare qua mi fa sempre piacere. Il Trapani può fare campionato da solo, al momento non vedo rivali. È una squadra forte in tutti i reparti, in qualsiasi momento può succedere qualcosa e il secondo gol con l’invenzione di Kragl lo dimostra”.
L’Igea resta sesta in graduatoria, a due punti dalla zona playoff e con quattro lunghezze di margine sui playout. Mercoledì nel turno infrasettimanale l’opportunità di tornare a fare punti contro il Castrovillari fanalino di coda: “Sono contento di essere a Barcellona, una piazza importante per seguito, con una società composta da persone serie. Il nostro obiettivo è la salvezza fino a quando non sarà raggiunta, poi si vedrà. Avremmo potuto segnare con Schinnea, ma con i se e i ma non si va da nessuna parte”.